Axa Italia va oltre l’assicurazione con una nuova piattaforma Salute: un ecosistema di servizi integrati per offrire al cliente un’esperienza unica sul mercato. “Axa da anni ha avviato un processo di riposizionamento su alcune linee di business considerate prioritarie sul medio lungo termine, tra cui appunto il settore Salute, che anche nei primi 9 mesi del 2020 continua a crescere del +4% a livello globale e del +14,5% a livello di country Italia”. A spiegarlo è il Ceo di Axa Italia, Patrick Cohen, intervistato dall’ANSA, alla luce della presentazione della nuova strategia del gruppo al 2023 che conferma il business salute come pilastro.
“Questo focus ci ha portato ad essere pionieri in molti servizi, come la telemedicina e la diagnostica, e ci ha aiutato ad essere molto rilevanti per i nostri clienti nel contesto provocato dalla pandemia”, sottolinea Cohen. “Dopo aver lanciato sul mercato il teleconsulto 24 ore su 24, pochi mesi fa abbiamo inserito la novità del videoconsulto psicologico nella nostra offerta salute, per rispondere a bisogni emersi dal Covid e oggi siamo molto orgogliosi di lanciare una nuova piattaforma digitale, unica sul mercato per orchestrare l’esperienza salute, puntando sull’integrazione di servizi innovativi in modo da offrire un’esperienza personalizzata ai nostri clienti”. Il primo servizio riguarda la valutazione dei sintomi, basata sull'intelligenza artificiale, che parte dalla compilazione di un set di domande tramite chat e restituisce una prima valutazione da poter condividere con il medico di base o con lo specialista. “E’ un servizio che rivolgiamo a clienti, ma anche per i non clienti, che possono accedere attraverso la nostra App MyAXA o il sito”. A questo si aggiunge la possibilità di richiedere immediatamente una consulenza medica anche in videochiamata e un medical concierge per prenotare prestazioni a tariffe agevolate. “Si tratta – spiega Cohen - di un ulteriore passo in avanti nella nostra strategia che ci vede passare da ‘pagatore di sinistri a Partner’, ovvero da assicurazione come ‘promessa sul futuro’ a un ‘servizio immediato’ a valore aggiunto”.
Affrontando poi il tema dell’emergenza Covid-19, Cohen evidenzia che questa pandemia “ha aumentato la consapevolezza che il mondo che conosciamo è fragile. Nel report sui Rischi Futuri che Axa realizza ogni anno, vediamo un duplice fenomeno: da un lato è cambiata la classifica della percezione dei rischi e dall’altro c è il fenomeno dell’interconnessione tra loro. Il rischio pandemico è al primo posto e questo non ci sorprende, ma la pandemia ci ha insegnato anche che non c’è economia senza salute. La crisi sanitaria ha bloccato per 3 mesi quasi 7 miliardi di persone, con una contrazione del Pil mondiale del 4.4% e questo provocherà tensioni sociali e instabilità geopolitica”. C’è poi “la correlazione clima-salute – spiega il Ceo -. Nelle zone più inquinate del nostro pianeta, c’è maggiore diffusione e intensità del virus e 3 italiani su 4 percepiscono che il cambiamento climatico ha degli effetti sulla propria salute. In particolare mi ha molto colpito che gli italiani sono il popolo che si sente più vulnerabile al mondo rispetto ai rischi emergenti, con un valore del 6,2% rispetto ad una media globale del 5,4%, e il rischio rispetto al quale si sentono più vulnerabili è proprio la salute”. La ragione è che “la nostra popolazione sta invecchiando senza che il tasso di natalità riesca a compensare questo trend, crescono le malattie croniche gravi e aumenta la non autosufficienza. Per far fronte a questo boom della domanda - sottolinea il Ceo - credo serva collaborazione e coordinamento".
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Axa