"La transizione al regolamento europeo 745 per la certificazione dei dispositivi medici è una spada di Damocle sulla testa delle aziende”. Lo ha detto Giulia Magri, responsabile Quality e Regulatory Affairs di Confindustria dispositivi medici a margine del convegno ‘Innovazione e sicurezza dei dispositivi medici – La governance del settore’ nell’ambito del Forum risk management in sanità in corso ad Arezzo. "Abbiamo certificati dei dispositivi, i cosiddetti legacy, rispondenti al precedente quadro normativo che stanno scadendo ora, sono circa 1400 i certificati che stanno scadendo o sono già scaduti nel 2022 e questo numero andrà ad aumentare fino al 2024 per arrivare a circa 23mila dispositivi" spiega Magri che poi conclude: “Il rischio è che in un anno, un anno e mezzo non avremo più questi dispositivi a disposizione dei pazienti e dei medici per le cure perché non siamo stati abbastanza efficienti nel traghettarli verso la nuova regolamentazione”.
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Cdm Confindustria dispositivi medici