Un sistema non adatto a selezionare gli aspiranti medici più meritevoli, che porta all'esclusione di migliaia di potenziali professionisti sanitari eccellenti. Questa la valutazione di Consulcesi, network legale di riferimento per le professioni sanitarie, sul numero chiuso alla facoltà di Medicina.
Tante le 'falle' nel sistema che il network legale ha identificato nel sistema del numero chiuso e nella selezione con domande a crocette, a cui si aggiungono, spiega Consulcesi "le centinaia di irregolarità segnalate in tutta Italia che, quest'anno, hanno portato a un aumento di circa il 10 per cento dei ricorsi". Quest'anno erano 66.638 i candidati al test di Medicina, per 13.072 posti disponibili."Siamo stati subissati- evidenzia Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi- da segnalazioni di irregolarità da ogni parte d'Italia. Non è un fenomeno nuovo, ormai sono anni che si verifichino irregolarità di ogni tipo. Questa è solo la punta dell'iceberg di un sistema che va cambiato nelle fondamenta perché non è in grado di decidere la classe medica del futuro in maniera meritocratica". "In più quest'anno- aggiunge - complice anche il mancato rispetto delle norme di prevenzione per via della pandemia, abbiamo registrato numeri record. Gli atenei interessati da irregolarità sono 35 distribuiti in oltre 48Università diverse. La maggior parte dei casi si registra al Sud: rispetto all'anno scorso, nelle regioni meridionali, sono state raccolte all'incirca il 7% di segnalazioni in più. Napoli, Lecce, Potenza, Reggio Calabria sono le città con gli atenei dove si sono registrate più irregolarità. Da sospetti plichi trovati aperti (uno dei casi più eclatanti ha riguardato ad esempio Milano) a suggerimenti vari, da ritardi a sforamenti dei tempi fino alla massiccia presenza di smartphone e smartwatch. Da Reggio Calabria sono arrivate segnalazioni riguardo alla presenza di microfoni e telecamere. E ancora: commissari poco professionali, favoritismi e in generale numerosi movimenti dubbi dentro e fuori le aule. Senza contare il mancato rispetto delle norme anti-Covid: poco rispetto delle distanze e assenza di mascherine. Grazie all'azione legale di Consulcesi, solo lo scorso anno sono stati riammessi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia circa 250 studenti dal Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso.
In collaborazione con:
CONSULCESI