Chi ben comincia è a metà dell’opera: sono liceali i ‘piccoli scienziati’ che si sono sfidati nel concorso Mad for Science, promosso dalla Fondazione DiaSorin, a colpi di progetti di ricerca in ambito scientifico. In palio 177.500 euro complessivi da investire nel laboratorio di scienze della propria scuola. La traccia del contest alla quale gli studenti si sono ispirati per l’edizione 2022 è stata ‘Biotecnologie al servizio dell’uomo e dell’ambiente’, in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità dell’Onu per il 2030.
Centinaia sono stati gli istituti a partecipare, ridotti a 50 candidati dopo la prima selezione, fino agli otto finalisti da Abruzzo, Campania, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Sardegna, che oggi si sono confrontati nella Challenge. A giudicare il loro lavoro è stato l’occhio severo di una giuria di esperti: il direttore del Tigem, l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina, Andrea Ballabio; la professoressa ordinaria di Biologia Molecolare dell’università La Sapienza di Roma, Irene Bozzoni; la giornalista, autrice e divulgatrice scientifica, Barbara Gallavotti; il Global Teacher Prize Ambassador, Carlo Mazzone; il professore ordinario di Patologia Generale all’università Vita Salute San Raffaele di Milano, Ruggero Pardi. A capo della giuria, la presidente della fondazione DiaSorin e direttore generale della fondazione Telethon, Francesca Pasinelli. “L’iniziativa - spiega - nasce dalla convinzione che si può amare la ricerca solo facendo ricerca. Il benessere dell’uomo e della terra passa per l’innovazione e la ricerca è uno strumento potentissimo per migliorare la qualità della vita”.
Tutti gli istituti, osserva, “si sono contraddistinti per una fortissima capacità di lavorare in team e dall'essere ispirati da insegnanti che sono dei veri maestri, quelli che tutti vorremmo avere, a cui deve andare il nostro plauso”. Ad aggiudicarsi il primo premio è stato il liceo Segrè di Mugnano di Napoli, con un progetto che studia come smaltire scarti agricoli e alimentari attraverso i batteri che vivono nelle solfatare. Il secondo classificato è il liceo Marconi - Lussu di San Gavino Monreale, nel sud Sardegna. A loro, rispettivamente, andranno 50mila e 25mila per l'implementazione del biolaboratorio e la fornitura dei relativi materiali di consumo per 5.000 e 2.500 euro per i cinque a venire. L’esposizione più efficace è stata quella dell’istituto Alessandro Volta di Pescara che ha portato a casa il ‘premio Comunicazione’ del valore di 15mila euro.
Alle altre cinque scuole finaliste andranno 10mila euro ciascuno. In sei anni con l’iniziativa sono state 398 gli istituti coinvolti e oltre 240 le collaborazioni attivate tra scuole ed enti. Finora sono stati completamente rinnovati otto biolaboratori per 752.500 euro di finanziamenti erogati. Dal 2020, parte integrante di Mad for Science è anche la formazione in laboratorio per i docenti dei licei vincitori e un ciclo di incontri di alta formazione su tematiche scientifiche. L’obiettivo è sviluppare una ‘Community Mad for Science’, una rete di scuole di scuole e insegnanti ‘pazzi per la scienza’ e pronti a coinvolgere i giovani nell’esperienza scientifica.
In collaborazione con:
Fondazione DiaSorin