ROMA - I fibromi sono i tumori benigni più frequenti nella donna. Si sviluppano nella muscolatura liscia dell'utero sotto l'influenza di stimoli genetici e ormonali e la loro incidenza varia tra il 20% e l'80% a seconda dell'età. Si manifestano soprattutto durante la vita fertile. Numero e volume aumentano con l'età, raggiungendo il massimo tra i 40 e i 50 anni, mentre tendono a regredire dopo la menopausa. A caratterizzare questa patologia la professoressa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, Ospedale Resnati di Milano. Nel 50% dei casi presentano sintomi che si ripercuotono sulla salute generale e sessuale. "Quando la malattia diventa sintomatica può ripercuotersi sulla salute generale e sessuale- evidenzia Graziottin- l'anemia da carenza di ferro dovuta alle mestruazioni abbondanti è uno dei sintomi più trascurati". "In molti casi, in base a numero, dimensione e posizione possono provocare una grande varietà di sintomi- aggiunge- i principali sono cicli abbondanti fino all'emorragia, con peggioramento del dolore mestruale, compressione sugli organi vicini (vescica, retto), sintomi sessuali (dolore alla penetrazione profonda; caduta del desiderio sessuale in caso di anemia associata)e infertilità". "Ma si tratta solo della punta dell'iceberg- rileva Graziottin- per i sanguinamenti uterini anomali la localizzazione del fibroma è più importante della dimensione: anche piccoli miomi sottomucosi possono provocare flussi abbondanti e prolungati, con perdita di ferro che risulta 5-6 volte più alta del normale. Altri sintomi sono dolore pelvico cronico o acuto, lombare, disturbi urinari o intestinali, aumento della circonferenza addominale, difficoltà al concepimento, aborti spontanei. Per la loro diffusione e varietà di sintomi, sono una delle principali cause di ricovero ospedaliero in Italia". Raramente i fibromi possono essere associati a patologia tumorale, come sarcomi dell'utero rassicura però l'esperta. Tuttavia, in presenza di uno o più sintomi, è bene parlarne subito con il ginecologo. Una diagnosi corretta e una terapia appropriata sono fondamentali per ripristinare la salute della donna, migliorarne la qualità di vita e preservarne la fertilità.
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