Gli ultimi dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità relativi al contrasto all’infezione da Hiv in Italia documentano un calo delle nuove infezioni. ”Questo dato è però legato al fatto che, con la pandemia, c’è stato un minor ricorso ai test” ha commentato Claudio Mastroianni, professore ordinario di Malattie Infettive, all’Università Sapienza di Roma e Presidente di Simit, la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, che in questi giorni al Centro Congressi Mico di Milano vive la ventesima edizione del suo congresso.
“Il dato che invece ci preoccupa - ha aggiunto Mastroianni - è che purtroppo ancora oggi quasi il 60% delle persone scopre l’infezione da Hiv in fase tardiva, quindi è molto importante aumentare i test, avendo a disposizione anche in questa malattia farmaci estremamente potenti, tollerabili e che possono garantire uno stato di benessere e di salute alle persone colpite da infezione da Hiv durante tutta la loro vita”.
In collaborazione con:
Gilead