ROMA - Per intercettare il più possibile le persone che vivono in disagio psicologico e' importante potenziare i servizi territoriali. A evidenziarlo Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione sanità del Senato, intervenendo alla conferenza di presentazione della giornata nazionale della psicologia.
"Una persona che a qualunque livello ha un problema di salute mentale, non dico la patologia psichiatrica ma affronta problemi come la solitudine, l'ansia l'abbandono, va dal privato- spiega De Biasi - e questo non è ulteriormente accettabile. Non c'è nulla di male ad andare negli studi privati però se i servizi territoriali, i punti di riferimento territoriali non si potenziano non si intercetta il bisogno". "Il circuito per uscire dall'inclusione sociale nella nostra società e' molto rapido - aggiunge - sarebbe importante se ci fossero degli sportelli, dei servizi veri e propri sul territorio, in modo che la persona in crisi possa avere qualcuno a cui rivolgersi".
"A ciascuno di noi - aggiunge- può capitare un momento di difficoltà, di solitudine, una fase di ansia, legata anche alla vita che conduciamo, agli avvenimenti: la morte di una persona cara, la malattia. Quelli sono momenti che richiedono un sostegno, non necessariamente l'intervento psichiatrico, il farmaco, ma un sostegno. Qualcuno che ci aiuti".
Secondo de Biasi è "importante che questa professione, la psicologia, entri a pieno titolo nel sistema". "La riforma degli ordini professionali è contenuta in una legge delega che sta finalmente per essere votata dalla Camera dei Deputati in modo che possa ritornare in terza lettura in Senato- conclude- significa non soltanto regolamentare le modalità di elezione degli ordini ,ma anche poter intervenire sull'abusivismo professionale. L'altro punto e' entrare nel circuito dei Pdta (piani diagnostico terapeutici assistenziali) perché "sempre di più parliamo di medicina personalizzata e ciò comporta presa in carico della persona e multidisciplinarità degli interventi".
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