Immaginare un futuro senza malattie cardiovascolari è possibile. Serve però una sinergia tra istituzioni, mondo sanitario, accademico e privato a definire un indirizzo comune, agendo con urgenza per disporre piani e politiche finalizzate a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone e garantire allo stesso tempo la sostenibilità e l’efficienza dei sistemi sociosanitari ed assistenziali nel lungo periodo e su larga scala. Emerge da un digital talk organizzato in streaming su Ansa per la giornata mondiale del cuore.
“Le malattie cardiovascolari rappresentano un banco di prova importante per i sistemi sanitari di tutto il mondo. Come Novartis siamo impegnati ad individuare soluzioni che possano generare un impatto su larga scala come le malattie cardiovascolari richiedono, a beneficio della popolazione. – ha commentato Gaia Panina, Chief Scientific Officer di Novartis Italia - Vogliamo disegnare un nuovo approccio a queste patologie, che contribuisca ad arginare l’emergenza che la società sta affrontando in questo momento, ma anche rafforzare i sistemi sanitari per le sfide che si proporranno nel futuro. E in questo siamo al fianco delle Società Scientifiche, delle Associazioni Pazienti ma anche delle Istituzioni.” “C’è una call for action -aggiunge- abbastanza importante e il momento per una sinergia tra tutti gli attori del sistema potrebbe essere propizio perché sta cambiando il contesto della salute. Il Covid ha accentuato una dicotomia tra territorio e ospedale nella cura dei pazienti cronici e adesso il Pnrr porterà a una rivalutazione di questi percorsi. Il sistema sanitario cambierà e non potranno che beneficiarne i pazienti. Ma sta cambiando in particolare il contesto culturale:non è più così inusuale o inopportuno mettere allo stesso tavolo dei partecipanti al sistema della salute del paziente perché tutti lavorino per un obiettivo comune”.
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NOVARTIS