NAPOLI - "Conduciamo delle ricerche avanzate in tema di risonanza magnetica avanzata per la valutazione della malattia e della efficacia dei farmaci". A parlare è il professore Gioacchino Tedeschi, direttore della Prima clinica neurologica dell'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, in occasione dello spettacolo "Più forte del destino, tra camici e paillettes la mia lotta alla sclerosi multipla", al teatro Cilea di Napoli. Una serata che mette insieme ricerca scientifica, medicina e raccolta fondi, realizzato grazie alla collaborazione di Sanofi Genzyme e con il patrocinio di Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e del Comune di Napoli.
"Nel mio dipartimento abbiamo un centro per la sclerosi multipla che opera da tanti anni, in cui abbiamo sviluppato competenze cliniche sperimentali - ha spiegato -. Abbiamo condotto e conduciamo una serie di ricerche con tutti i nuovi farmaci che si sono presentati e si presentano sullo scenario per la terapia della sclerosi multipla". Una diagnosi precoce, oggi, a differenza di qualche anno fa, è possibile. "In Campania in particolare - ha sottolineato - credo che i centri di ricerca per la sclerosi multipla siano tutti all'avanguardia e aggiornati".
"Con la risonanza c'é la possibilità di fare diagnosi precoce che è enormemente migliorata - ha aggiunto -. Uno strumento di cui prima non disponevamo e ora invece c'è".
"La diagnosi precoce dà il via a una terapia precoce - ha concluso - e non vi è dubbio che questa, come tutte le altre patologie, sarà meglio trattata quando più precocemente è trattata".
In collaborazione con: