Il recupero delle vaccinazioni rimandate a causa del Covid per la fine del 2021 e il prossimo anno sarà fondamentale. Tutte le regioni in periodo di emergenza hanno preservato il primo ciclo vaccinale fino ai due anni, mentre sui richiami a sei anni si sono mosse a macchia di leopardo. E a risentire molto nel periodo della pandemia sono state le vaccinazioni dell’adulto e dell’anziano. A fare il punto è Antonio Ferro, presidente della Società ItaliItaliana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), in occasione dell’avvio della fase operativa di #PerchéSì, progetto di Sanofi Pasteur dedicato ai giovani igienisti e non solo teso a sviluppare forme e strumenti di comunicazione innovativi per veicolare la necessità di non trascurare le vaccinazioni “di routine” e rispettare le scadenze dei programmi ministeriali.“La comunicazione sarà fondamentale anche per l’aspetto del recupero della situazione vaccinale del Paese” spiega Ferro.Vi è poi per l’esperto oltre al lato comunicativo “quello organizzativo, che varia”. “Penso-conclude Ferro - che molte altre Regioni e Province autonome abbiano il problema che abbiamo noi qui a Trento. Cioè che se non facciamo adesso delle dosi vanno in scadenza, con delle perdite di salute ma anche economiche. Il tema del recupero delle vaccinazioni per la fine del 2021 e tutto il prossimo anno sarà fondamentale”. “Degli specializzandi mi ha colpito anche durante questa pandemia - conclude Ferro - la capacità di elaborazione di nuove idee nuovo approcci, l’energia. Ed è quello che si attende anche col progetto #PerchéSì””.
In collaborazione con:
Sanofi