Difficoltà a respirare, tosse, inappetenza, disidratazione: sono i sintomi del virus respiratorio sinciziale (RSV) virus molto comune, che può avere conseguenze gravi nei neonati e nei bimbi nel primo anno di vita. In questa popolazione rappresenta infatti la prima causa di ricovero e la principale causa di polmoniti e bronchioliti. A mettere in guardia, a stagione epidemica appena iniziata, sono i pediatri, intervenuti alla premiazione del contest #PerchéSì di Sanofi. "Un banale raffreddore può avere conseguenze gravi e la situazione può degenerare da un momento all'altro. Se tornassi indietro, vorrei essere più consapevole di questo e più veloce nell'agire", racconta Benedetta, mamma di 4 bimbe di cui l'ultima, a soli 21 giorni, ha avuto un ricovero in emergenza ed è rimasta un mese in terapia intensiva, per via di una bronchiolite causata dal virus. "Spesso - ha spiegato Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) - i lattanti contraggono l'infezione da genitori o fratellino che magari presentano un minimo raffreddore.
E' importante che i genitori sappiano riconoscere sintomi. Per questo serve fare formazione, comunicazione e rete per informare i genitori". "I sintomi dell'Rsv - spiega Massimo Resti, direttore della Pediatria dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze - sono simili a quelli delle altre infezioni respiratorie come naso chiuso, tosse o febbre, riduzione dell’appetito o difficoltà nella deglutizione nei più piccoli, respiro sibilante. Ma nei piccoli è la principale causa di bronchiolite, cioè un'infiammazione nelle piccole vie aeree che può causare un abbassamento dei livelli di ossigeno nel sangue". Le cure sono limitate. "Il trattamento delle forme gravi richiede ossigeno, tramite cannule o intubazione, oltre a infusione di liquidi", spiega Resti. Inoltre, le conseguenze possono essere permanenti: "chi ne è colpito ha un maggior rischi o di sviluppare una capacità polmonare inferiore da adulto e un rischio maggiore di asma". Importante è quindi prevenirlo. "Si diffonde attraverso tosse, starnuti, contatto stretto. E' utile lavare spesso le mani; disinfettare le superfici, tossire e starnutire nel fazzoletto o nel gomito; tenere i bambini lontani dalle persone che presentano raffreddore"
In collaborazione con:
Sanofi