MILANO - "La sclerosi multipla, che si manifesta in età giovanile, può essere combattuta anche con l'allenamento e l'esercizio, sia fisico che mentale: saranno tanto più efficaci quanto più vengono praticati precocemente, anche prima che i danni diventino manifesti". A confermarlo è Letizia Leocani, neurologa all'Ospedale San Raffaele di Milano, in occasione della presentazione di Ms-Fit, un videogioco sviluppato da Roche ed Helaglobe che consente alle persone con sclerosi multipla di fare riabilitazione a casa sotto continuo monitoraggio medico.
"L'attività fisica riveste fondamentale importanza nel recuperare le funzioni minate dalla malattia, grazie non solo alla possibilità di apprendere strategie compensatorie, ma anche e soprattutto per l'enorme potenziale plastico del cervello umano. La ridondanza del nostro cervello consente di compensare il danno nervoso senza che i sintomi si manifestino per molto tempo, e potenziare la riserva cognitiva e motoria è di fondamentale importanza per rallentare o prevenire la comparsa o la progressione dei disturbi".
"L'attività fisica - aggiunge Giampaolo Brichetto, coordinatore ricerca in riabilitazione della Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism) - ha l'obiettivo di ottimizzare o migliorare l'indipendenza della persona attraverso la stabilizzazione della funzione motoria, la riduzione della disabilità e la prevenzione di complicanze secondarie".
"La possibilità di effettuare attività fisica dopo la diagnosi di sclerosi multipla è fondamentale - prosegue Brichetto -. La letteratura scientifica sta rendendo sempre più chiaro quanto l'esercizio fisico sia importante per stabilizzare, mantenere o incrementare le funzionalità motorie del paziente, ma anche cognitive secondo alcune recenti evidenze. Significa stimolare quei meccanismi che stanno alla base della capacità di recuperare abilità o funzionalità a seguito di un danno del sistema nervoso centrale".
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