Dopo i colliri in grado di abbassare la pressione intraoculare, arriva un integratore alimentare a base di estratti vegetali per aiutare nella gestione del glaucoma, malattia degenerativa che colpisce circa 60 milioni di persone nel mondo. Basato su sostanze antiossidanti che proteggono dallo stress ossidativo che colpisce l'occhio, l'integratore è stato lanciato da Sifi, azienda con sede in Italia, specializzata nella cura degli occhi.
Il glaucoma è causato in genere da una pressione dell'occhio troppo elevata ed è la seconda causa di cecità al mondo dopo la cataratta. In Italia si stima siano circa 550.000 le persone che ne soffrono e ad averlo diagnosticato sono il 10% delle persone over, ma i numeri sono in forte crescita, per via del progressivo invecchiamento della popolazione. La pressione oculare, anche se è la prima imputata, spiega Matteo Sacchi, responsabile del Centro Glaucoma della Clinica Oculistica Ospedale San Giuseppe Irccs MultiMedica di Milano, "non è l'unico fattore di rischio per la progressione del glaucoma: una crescente attenzione è ormai posta anche su aspetti quali lo stress ossidativo, la neuroinfiammazione e la disfunzione mitocondriale. Questo conferma l'importanza di un nuovo approccio terapeutico sinergico, che comprenda una visione del paziente a breve e a lungo termine".
Nei pazienti affetti da glaucoma la malattia può infatti progredire nonostante la riduzione della pressione intra-oculare, ed è quindi necessario supportare la terapia per prevenire o ritardare questo processo degenerativo del nervo ottico e delle cellule della retina. La supplementazione, a base di coleus forskohlii e epigallocatechina gallato derivato dal tè verde, con citicolina, omotaurina, vitamine del gruppo B e vitamina E, è stata progettata per produrre un effetto neuroprotettivo ed antiossidante grazie all'azione sinergica dei singoli componenti a supporto della terapia che riduce la pressione all'interno dell'occhio. L'effetto neuroprotettivo di questo nutraceutico è stato dimostrato sia in studi preclinici in vitro e in vivo, che in studi clinici.
In collaborazione con:
Sifi