ROMA, 30 MAR - Per la terapia dell'Ictus è fondamentale il tempo di intervento, e tutto il territorio nazionale dovrebbe attrezzarsi per fornire un'assistenza tempestiva. Lo affermano gli esperti della Società dei neurologi, neurochirurghi e neuroradiologi ospedalieri (SNO), che dedicheranno ampio spazio alla patologia al loro Congresso a Riccione dal 2 al 5 maggio.
"L'ictus è una delle patologie su cui ci sono i maggiori investimenti negli ultimi anni a livello mondiale - spiega Ermanno Giombelli del consiglio direttivo SNO -. È stato dimostrato che il tempo di intervento nell'ictus è estremamente importante e quindi non devono essere fatte delle scelte per permettere ai cittadini di avere le stesse opportunità in qualsiasi parte d'Italia si trovino. Il fatto di fare un congresso in cui l'ictus viene molto considerato è proprio questo, cioè quello di cui dobbiamo occuparci è rendere efficace e rapido il trattamento del paziente nella fase acuta, dobbiamo metterci in condizione di rendere efficace il post trattamento ma dobbiamo anche mettere in condizione le strutture, i 118, i mezzi di trasporto, gli ospedali periferici di permettere al paziente che magari è andato a sciare a Livigno di avere gli stessi tempi di trattamento di quello che sta in centro a Roma".
Per questo obiettivo è fondamentale l'apporto delle Regioni. "Si sta lavorando molto, siamo a buon punto, ci sono delle aree molto avanti - spiega Giombelli -, è estremamente importante che ci siano delle coordinazioni regionali in cui tutti sono impegnati. Bisogna tenere conto del fatto che gli ictus sono in aumento, che le persone che riportano danni dopo un ictus rappresentano un costo per la società quindi un investimento in questo campo oggi viene recuperato in futuro,, perché i pazienti che non subiscono danni non hanno bisogno di assistenza cronica e possono reintegrarsi nella società".
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