RICCIONE - Promuovere e incoraggiare le vaccinazioni su larga scala per combattere malattie pericolose come il morbillo che negli ultimi anni è ritornato a colpire le fasce più deboli della popolazioni. E' l'appello rilanciato dalla Sno - la società neuroscienze ospedaliere - in occasione del congresso nazionale in corso a Riccione.
"Secondo le stime dell'Istituto Superiore di Sanità - ha detto Vittoria Calloni, neurologa e consigliera all'interno del consiglio direttivo Sno - da gennaio a luglio 2017 si sono registrati in Italia 3501 casi di morbillo, in netto aumento rispetto agli anni precedenti". Le complicanze di questa malattia, spiegano dalla società, sebbene considerate rare, possono provocare importanti danni all'organismo fino alla morte. Tra queste, infatti, ci può essere l'encefalite, causata della persistenza del virus all'interno del tessuto cerebrale.
Per questa ragione la Sno ha redatto un documento in cui ricorda quella che è considerata la più temibile complicanza cerebrale, cioè la panencefalite sclerosante subacuta (Pess) derivata dall'encefalite. Una malattia che, secondo un recente studio dell'Università di Los Angeles, è di gran lunga più probabile di qualsiasi rischio di complicanze prodotte per le vaccinazioni. Una patologia per la quale, ha spiegato Calloni, l'unico "intervento sanitario efficace, in grado di ridurne significativamente l'incidenza, è rappresentato dalla immunizzazione vaccinale".
In collaborazione con:
SNO - SOCIETÀ DEI NEUROLOGI NEUROCHIRURGHI E NEURORADIOLOGI OSPEDALIERI