"E' necessario costruire un nuovo ponte tra scienza e politica, alla luce del fatto che la salute dell'uomo è sempre più interconnessa con quella degli animali e dell'ambiente. Anche per questo, con il ddl approvato nella precedente legislatura, abbiamo voluto trasformare quelle di chimici, fisici, biologi e psicologi in professioni sanitarie". A sottolinearlo è Beatrice Lorenzin, deputata e leader di Civica Popolare, intervenendo al convegno annuale "Chimica Fisica e Universo" dell'Ordine dei Chimici e Fisici di Lazio, Abruzzo, Umbria e Molise, che si è aperto oggi a Roma.
La novità principale del provvedimento che porta il nome dell'ex ministro della salute è l'inclusione dei fisici nell'Ordine dei Chimici e il passaggio di questa nuova realtà sotto la vigilanza del Ministero della Salute. "Si tratta, infatti, di professioni che si occupano di scienze della vita e nell'idea ampia di salute che include quella dell'uomo e dell'ambiente", ha sottolineato Lorenzin. "La salute è sempre più interdisciplinare, la chimica e fisica sono all'interno di tutti i processi di innovazione tecnologica che ci circondano.
Far rientrare materie scientifiche nella competenza del Ministero della Salute nasce dalla volontà di ricostruire un sapere scientifico nella popolazione generale e di costruire un nuovo ponte tra scienza e politica: una necessità sempre più urgente, come dimostrano la vicenda Stamina e le fake news sui vaccini".
Nell'iter della legge, un provvedimento complesso e innovativo per molte professioni sanitarie, non sono mancate le resistenze. "Abbiamo impiegato ben 5 anni ad approvarlo - conclude Lorenzin - ma l'obiettivo era troppo importante per lasciare il lavoro a metà: dare maggior responsabilità agli ordini professionali, evitare fenomeni di abusivismo e puntare sulla deontologia, con un sistema di formazione permanente che aiuti i professionisti a crescere".
In collaborazione con:
Ordine dei Chimici e dei Fisici di Roma