Doppiamente fragili per età e per genere, sono oltre 2,5 milioni le donne anziane vittime di abusi e maltrattamenti. Che siano fisici, psicologici o verbali, episodi di questo tipo sono aumentati del 150% in 10 anni e troppo spesso, per vergogna o per paura, vengono taciuti. A lanciare l'allarme, alla vigilia della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, sono gli esperti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG).
"Manca un quadro preciso del fenomeno", spiega Nicola Ferrara, presidente della SIGG. Ma, secondo stime della Società stessa, "sarebbero 2.800 le donne anziane vittime di violenze sessuali, 600.000 quelle di truffe finanziarie, 25.000 quelle di violenze in strutture sanitarie".
A questi casi si aggiunge il sommerso, tanto che gli episodi reali potrebbero essere almeno quattro volte quelli denunciati. I rischi maggiori si corrono nella propria abitazione: badanti, vicini di casa e operatori sanitari sono i più frequenti aggressori. La metà dei caregiver, spesso anche a causa di un eccessivo carico di lavoro in condizioni rese difficili da questo tipo di assistenza, osserva Marco Trabucchi, presidente Associazione Italiana di Psicogeriatria (AIP), "ammette di aver operato un qualche abuso, dall'alzare la voce a forme più gravi". Per contrastare il fenomeno, propone Ferrara, "si potrebbe istituire un 'Telefono Argento' per raccogliere le richieste d'aiuto".