Proprio come alcuni tumori non esiste un solo tipo di morbo di Alzheimer, ma almeno sei, che differiscono sia per i sintomi che per le caratteristiche biologiche. A caratterizzarli è stato uno studio della Washington University pubblicato da Molecular Psichiatry che potrebbe dare il via a terapie personalizzate.
I ricercatori hanno suddiviso 4050 persone con Alzheimer in sei gruppi in base alle loro funzioni cognitive al momento della diagnosi. I partecipanti hanno ricevuto un punteggio in quattro distinti settori, la memoria, le funzioni esecutive, il linguaggio e le funzioni visuospaziali. Il gruppo più numeroso (circa il 39%) ha riportato punteggi simili in tutte le categorie. Il secondo (27%) aveva il punteggio della memoria più basso rispetto agli altri. Gruppi più piccoli avevano uno degli altri punteggi più basso mentre nel 3% dei casi erano due i settori a risultare peggiori. L'analisi del Dna dei pazienti ha poi individuato 33 geni la cui espressione era fortemente legata a uno dei sei sottogruppi. "L'implicazione di questo studio è importante - afferma Paul Crane, uno degli autori - abbiamo trovato differenze biologiche sostanziali tra i pazienti. Questo è un passo importante verso una medicina personalizzata".
(ANSA).