(ANSA) - PERUGIA, 18 AGO - "Il caldo incide in maniera
importante sullo stato di salute degli anziani in quanto, a
differenza dei giovani, rischiano di perdere acqua più
facilmente. Hanno, inoltre, poca resistenza a qualunque tipo di
stress (come le alte temperature) e una ridotta sensibilità alla
sete": è il quadro che descrive la professoressa Patrizia
Mecocci, direttore della Struttura complessa di Geriatria
dell'Azienda ospedaliera di Perugia e ordinario di Gerontologia
e geriatria all'Università degli Studi. Sul sito del Santa Maria
della Misericordia spiega che agitazione, aggressività,
stanchezza, sonnolenza sono alcuni degli effetti negativi
provocati da una scarsa idratazione nelle persone anziane,
specialmente con il protrarsi del caldo intenso di questo
periodo estivo.
Riguardo la disidratazione, Mecocci parla di "una condizione
che può complicare alcune patologie come quelle respiratorie e
cardiovascolari". "Altri tipi di patologie - aggiunge - possono
invece rappresentare un ostacolo all'idratazione: l'anziano che
ha difficoltà nei movimenti o che soffre di incontinenza
urinaria, tende a bere di meno e questo può rappresentare un
serio rischio per la sua salute. La disidratazione può provocare
stati di agitazione e aggressività legata non solo alla perdita
di acqua ma anche agli squilibri di elettroliti che controllano
varie funzioni dell'organismo, tra cui quelle cerebrali".
Per la geriatra quindi "la corretta idratazione è
fondamentale" tra i comportamenti da adottare per evitare gli
effetti negativi del caldo sull'anziano. "Deve rappresentare
parte integrante della terapia" aggiunge. "Ci sono anziani -
spiega Mecocci - che rifiutano l'acqua perché, ad esempio, non
ne percepiscono il gusto. La soluzione è semplice: basta
renderla più appetibile aggiungendo nel bicchiere un pò di succo
di frutta o alternando l'acqua con il thè deteinato senza
zucchero, tisane fredde, frullati di frutta e centrifugati di
verdure che integrano anche i sali minerali e le vitamine.
Altrettanto importante è facilitare l'accesso ai liquidi da
parte dell'anziano, posizionando bicchieri (otto - dieci al
giorno) o bottigliette vicino a loro". (ANSA).