(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Per orientare "in maniera efficace e
positiva" la protezione e l'accoglienza dei bambini e degli
adolescenti, l'Unhcr e l'Unicef rivolgono una serie di
raccomandazioni a tutti i soggetti istituzionali e non
coinvolti: le organizzazioni riconoscono che la migliore
protezione per ogni bambino e bambina è crescere in famiglia.
Questo principio universale vale ancora di più per chi fugge da
conflitti e violenza. I minorenni che viaggiano da soli o che
sono stati separati dalle loro famiglie devono pertanto
innanzitutto essere aiutati a riunirsi con i propri familiari
nel più breve tempo possibile e in sicurezza. È necessario
affidare il compito del rintracciamento dei legami famigliari
alle autorità competenti evitando il ricorso a figure informali
di mediazione.
"I minorenni che in questi giorni e ore vengono evacuati dagli
istituti presenti in Ucraina - sottolineano - non devono essere
considerati tutti orfani. Ciascun bambino o bambina ha la sua
storia personale e familiare e i motivi per cui non vivevano
insieme alla propria famiglia possono essere molteplici,
pertanto è fondamentale perseguire un approccio basato sulla
valutazione del singolo caso".
L'adozione "non dovrebbe mai avvenire nel corso o subito dopo
il verificarsi di un'emergenza", mentre "per i bambini e gli
adolescenti in fuga senza le loro famiglie, l'affidamento
familiare può essere una soluzione elettiva da valutarsi in base
alla singola situazione del minore" e "senza dare per scontato
che l'affidamento familiare a tempo pieno sia la soluzione
ideale per ogni bambino/bambina".
Nel reperimento di offerte di ospitalità da parte di famiglie
o persone singole accoglienti, le espressioni di solidarietà
vanno convogliate verso i circuiti ufficiali (servizi protezione
e tutela dei minori, Centri e/o servizi per l'affidamento
familiare degli Enti Locali, anche gestiti da enti del privato
sociale convenzionati con l'ente locale) di informazione,
formazione e accompagnamento all'accoglienza o all'affidamento,
anche per evitare di esporre i minori al rischio di abusi.
L'Unhcr e Unicef chiedono poi alle autorità competenti:
garantire, nella fase di accesso al territorio nazionale,
l'immediata individuazione e registrazione di tutti i minorenni
che fuggono dall'Ucraina rispettando sempre il principio di
presunzione della minore età. Procedere tempestivamente con la
nomina del tutore, garantendo l'accoglienza tempestiva e
temporanea in comunità specializzate. I minori non accompagnati
che viaggiano con adulti non dovrebbero essere automaticamente
separati da essi. Va piuttosto effettuata una accurata
valutazione a carico dei servizi sociali preposti. (ANSA).