(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Nel corso della pandemia sono
aumentate le nascite premature. Lo dimostrano i dati della
Società italiana di neonatologia (Sin) alla vigilia della
Giornata mondiale della prematurità. Il picco c'è stato durante
il lockdown: nel momento della prima ondata (con un'analisi
conclusa il 27 luglio) i nati pretermine da madri positive al
Covid sono stati il 19,7%. Andando a vedere, invece, i dati
compresi al 15 settembre, la percentuale si è abbassata 14%.
Stando al Registro nazionale Covid-19, è una quota superiore più
del doppio della media ordinaria. Infatti, in Italia nascono
ogni anno oltre 30.000 prematuri, cioè il 7% del totale.
Il presidente della Società italiana di neonatologia (Sin),
Fabio Mosca, lancia un appello a non interrompere la relazione
tra mamma e figlio nei primi giorni di vita durante la pandemia
Covid-19: "Le cure intensive mirate a garantire la sopravvivenza
nei neonati pretermine, a supportare la ventilazione, ad
assicurare l'apporto nutrizionale nel modo più adeguato, a
proteggere dalle infezioni, non bastano più: è un nostro preciso
impegno proteggere anche la relazione madre-bambino e la
genitorialità - spiega - Il ricovero in Terapia intensiva
neonatale (Tin) comporta il rischio di separazione tra il
genitore e il bambino, che è aumentato nell'emergenza Covid-19,
per esigenze cautelative di contenimento del contagio. Dobbiamo
sostenere il più possibile la cosiddetta 'Zero separation', cioè
garantire la vicinanza genitori-neonato, anche nel difficile
periodo che stiamo vivendo".
La Sin, già all'inizio della pandemia, insieme a Vivere
Onlus Coordinamento delle Associazioni dei Genitori, aveva
supportato i reparti di Terapia intensiva neonatale con
indicazioni volte a mantenere l'apertura H24 e a non rinunciare
al contatto pelle a pelle, indicando le regole da seguire per
prevenire l'infezione da Coronavirus.
"In questo periodo di emergenza sanitaria lo sforzo deve
essere teso a bilanciare la prevenzione e il contenimento della
possibile infezione da Covid-19 con le esigenze assistenziali
del neonato, garantendo il diritto di avere i genitori accanto e
quello dei genitori di essere vicini al loro figlio - dice Mosca
- Questo è riconosciuto dalla Carta dei Diritti del Bambino nato
Prematuro che sottolinea che l'accesso al reparto, garantito ai
genitori 24 ore su 24, è un aspetto ineludibile dell'assistenza
al nato pretermine". (ANSA).