(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Somministrare antibiotici nei primi giorni di vita di un neonato, anche se in alcuni casi è indispensabile, può avere un effetto negativo sulla crescita. Ad indicarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, che indica come questo potrebbe essere il risultato di cambiamenti nello sviluppo dei batteri dell'intestino.
L'impatto dell'esposizione neonatale agli antibiotici è stato studiato in 12.422 bambini nati tra il 2008 e il 2010 presso il finlandese Turku University Hospital. I bambini non presentavano anomalie genetiche o disturbi cronici che influenzano la crescita. Gli antibiotici erano stati somministrati entro i primi 14 giorni di vita a 1.151 (9,3%) dei neonati studiati. Lo studio ha mostrato che i bambini maschi che erano stati esposti al trattamento antibiotico avevano un'altezza significativamente inferiore tra i 2 e i 6 anni, mentre questo non è stato osservato nelle femmine. Per entrambi i sessi, invece, l'uso precoce ma dopo la fase neonatale, era associato a un aumento di massa grassa.
I risultati sono poi stati confermati su un altro campione composto da 1.700 bambini tedeschi e suggeriscono un potenziale legame tra l'esposizione neonatale a questi farmaci e la ridotta crescita infantile, come risultato di alterazioni causate dagli antibiotici nella composizione della flora batterica intestinale. "Gli antibiotici sono farmaci di vitale importanza e salvavita nei neonati. I nostri risultati suggeriscono però che il loro uso può anche avere conseguenze indesiderate a lungo termine che devono essere prese in considerazione", ha affermato Omry Koren, della Facoltà di Medicina Azrieli di Bar-Ilan University, che ha condotto lo studio. (ANSA).