In Italia ci sono 300 bambini che soffrono della Sindrome Pandas/Pans Bge, un disturbo neuropsichiatrico a esordio improvviso legato a una particolare infezione. A dirlo è un monitoraggio condotto dall’associazione Pandas Italia Odv. E’ la stessa organizzazione a sottolineare come questo numero sia “largamente sottostimato in quanto a tutt’oggi non esiste un test validato per la diagnosi di questa patologia i cui sintomi vengono scambiati per quelli di altre patologie neuropsichiatriche”. Così la diagnosi per questi bambini arriva in ritardo, dopo anni di sofferenza e peregrinazione tra medici e ospedali, come testimonia il libro “Piccole vite sospese” della giornalista Cinthia Caruso edito da Carocci. In occasione della Giornata mondiale della Pandas/Pans Bge (che ricorrerà il prossimo 9 ottobre) l’associazione Pandas Italia Odv e l'Istituto Gaslini di Genova hanno organizzato il Congresso internazionale "Inflammation and Neuropsychiatric Disorders: a way foirward", iniziato oggi.
“Il nostro obiettivo è di far conoscere il più possibile ai pediatri e professionisti la Pandas Pans per evitare che questi bambini siano scambiati (e trattati a vita) per malati psichiatrici”, spiegano Giuliana Galardini e Antonella Bertolini, rispettivamente fondatrice e presidente Pandas Italia “Abbiamo soprattutto bisogno di ricerca, di grandi studi che dimostrino l’efficacia delle terapie e di protocolli validati”, aggiungono.