Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Malattie immunitarie, test di laboratorio per riconoscere Hlh

Oggi è possibile grazie alla ricerca dell'Ospedale Bambino Gesù

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA - Un semplice esame di laboratorio per diagnosticare e predire la gravità di una malattia immunitaria, la linfoistiocitosi emofagocitica (Hlh) secondaria, rara e grave sindrome iperinfiammatoria, fino a oggi molto difficile da riconoscere. È ora possibile grazie a uno studio condotto dal Bambino Gesù che ha individuato una sottopopolazione di linfociti T che è molto aumentata nei pazienti con Hlh secondaria ed è in grado di distinguere tali pazienti da quelli con malattie autoinfiammatorie.

"Una scoperta - sottolinea Fabrizio De Benedetti, responsabile di Reumatologia dell'Ospedale e corresponding author della ricerca - che ha implicazioni cliniche rilevanti che cambieranno la diagnosi e la gestione dei pazienti con varie forme di Hlh". I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Blood. La linfoistiocitosi emofagocitica è una malattia caratterizzata da un'eccessiva attivazione dei macrofagi, le cellule spazzino che abitualmente eliminano le cellule infettate, ma che in questa malattia eliminano anche le cellule sane. Questo porta a un'iperinfiammazione sistemica e a insufficienza multiorgano. È una patologia che può essere mortale se non diagnostica e trattata per tempo. Per questo è importante riconoscerla subito.

Lo studio condotto dall'area di ricerca di Immunologia in collaborazione con quella di Oncoematologia ha dimostrato che nel sangue dei pazienti con Hlh secondaria esiste una sottopopolazione di linfociti T che consente di diagnosticare la malattia in maniera affidabile e prevederne l'evoluzione. La ricerca è stata condotta sulle cellule del sangue periferico di 99 pazienti pediatrici, di cui 46 con Hlh secondaria. I ricercatori hanno inoltre identificato una nuova sottopopolazione cellulare di linfociti T(chiamata CD4dimCD8+), il cui numero elevato nel sangue predice la gravità della Hlh secondaria. Più questa sottopopolazione cellulare è numerosa, più grave sarà l'esito prognostico. "Uno degli aspetti più importanti dei risultati ottenuti con questo studio - spiega Giusi Prencipe, coordinatrice dello studio - è l'immediata traslazionalità. È possibile trasferire subito i risultati nella pratica clinica a tutto vantaggio dei bambini e delle famiglie".
    (ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA