(ANSA) - FIRENZE, 04 AGO - Intervento di chirurgia
mini-invasiva all'avanguardia all'ospedale pediatrico Meyer di
Firenze su un bambino di 13 mesi per la rimozione di una rara
malformazione polmonare diagnosticatagli in utero e confermata
subito dopo la nascita. Il piccolo, si spiega dall'Aou Meyer,
"adesso sta benissimo, dopo soli 4 giorni di ricovero ha fatto
ritorno a casa e al controllo successivo è risultato in ottime
condizioni".
La malformazione congenita da cui era affetto il bimbo, si
spiega sempre dall'ospedale pediatrico, è molto rara (si stima
che riguardi meno di 1 bambino su 100.000): è una lesione che
prende il nome di 'sequestro polmonare intradiaframmatico',
ovvero una parte del tessuto polmonare rimane separata dal resto
dell'albero bronchiale e dal normale sistema di irrorazione
sanguigno dei polmoni. Questa porzione di tessuto anomalo, di
aspetto simile a una tumefazione, perde le sue funzioni, non
comunica con il resto del sistema respiratorio e riceve sangue
da un'arteria 'sistemica'. anziché dal circolo sanguigno
polmonare. Se non asportato, può esporre allo sviluppo di
infezioni anche gravi e, raramente, degenerare in forme tumorali
maligne.
Per operare il piccolo "si è proceduto a un approccio
chirurgico combinato, sia addominale che toracico, impiegando
una tecnica mini-invasiva. Questo approccio ha permesso di
dominare la maggior parte dei vasi arteriosi dall'addome e di
completare l'asportazione della lesione dal torace garantendo la
minore aggressività chirurgica possibile. L'intervento è stato
reso possibile grazie a una collaborazione multidisciplinare che
ha visto il team di chirurgia neonatale del Meyer - guidato
dal professor Francesco Morini - lavorare in tandem con gli
anestesisti, che hanno garantito, per tutta la durata
dell'operazione, la particolare ventilazione che l'intervento
richiedeva. Fondamentale anche il contributo della chirurgia
pediatrica, della radiologia e della diagnosi prenatale del
Meyer. (ANSA).