Premiati i vincitori del concorso 'Oncologia e Cinema' che anche quest'anno è stato indetto dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom). Si sono aggiudicati il primo premio della giuria, a pari merito, i due cortometraggi "Gli anni più belli", presentato dalla giornalista dell'ANSA Livia Parisi (che ne ha curato anche la regia) e "Io e Ascanio", presentato da Massimo Di Maio (Direttore della SCDU Oncologia Medica dell'azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino) e scritto e diretto da Enzo Dino. Al secondo posto si è posizionato il corto "Anna", presentato da Paolo Antonio Ascierto (Direttore Oncologia Medica Melanoma Immunoterapia dell'Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli) per la regia di Gianluca Fumagalli.
I premi sono stati consegnati al XIX Congresso Nazionale Aiom in corso a Roma. "Anche il cinema può essere un'arma contro il cancro - afferma Carmine Pinto, Presidente Nazionale Aiom -. Il grande schermo ha infatti un potenziale comunicativo grandissimo e un qualsiasi messaggio viene percepito più facilmente e avvertito come 'reale' se è trasmesso attraverso immagini e suoni, piuttosto che con un semplice testo scritto. Lo spettatore può così comprendere quanto siano importanti la salvaguardia dei diritti del paziente, la ricerca medico-scientifica, la prevenzione oncologica e la possibilità di garantire a tutti la migliore assistenza possibile". 'Gli anni più belli' è il racconto autobiografico di Giacomo Perini, un ragazzo di 21 anni colpito da un tumore al femore che lo ha costretto a subire l'amputazione di una gamba a seguito di due recidive. Una storia di sofferenza ma anche di coraggio e di capacità di vivere il periodo di malattia come, appunto, "gli anni più belli". Giacomo ha saputo trasformare la sua difficile esperienza in una opportunità di crescita personale attraverso l'impegno sportivo - il canottaggio a livello agonistico - lo studio e la scrittura. Una testimonianza, racchiusa in un libro, che ha voluto condividere per essere di aiuto e di esempio ad altre persone.
Il premio 'Pace' ai giornalisti Bonaccorso, Correra e Razzi
A Agenzia ANSA il riconoscimento per la divulgazione scientifica
Maria Emilia Bonaccorso e Manuela Correra, rispettivamente caposervizio 'Salute' e inviata dai principali congressi di medicina dell'agenzia ANSA, e Massimo Razzi, responsabile della sezione Oncoline di Repubblica.it, sono i vincitori della sedicesima edizione del premio giornalistico "Giovanni Maria Pace" per la divulgazione scientifica. Il prestigioso riconoscimento è indetto dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) per ricordare il collega di Repubblica scomparso nel 2002 a causa di un tumore. Il premio viene consegnato durante la cerimonia inaugurale del XIX Congresso nazionale AIOM oggi a Roma. La giuria ha scelto Maria Emilia Bonaccorso "per la passione e la competenza con cui affronta il lavoro giornalistico in campo medico-scientifico, nel quale la necessità della divulgazione chiara e corretta non deve mai far venir meno la ricerca della notizia e il confronto delle opinioni". Il Premio Pace è assegnato a Manuela Correra, "infaticabile corrispondente per l'agenzia ANSA dai principali congressi di medicina in Italia e dall'estero". Massimo Razzi ha ottenuto il riconoscimento perché, come sottolineato nella motivazione, "grazie a un indispensabile bagaglio culturale, ha dimostrato di aver assimilato e saputo rinnovare la lezione di grandi maestri e colleghi". Il premio Pace, intitolato al fondatore del giornalismo scientifico in Italia, è divenuto uno dei riconoscimenti più ambiti per le firme dell'informazione sulla salute e medicina nel nostro Paese.