Una grande campagna per "mettere al bando il razzismo e l'intolleranza dal nostro Servizio sanitario nazionale". E' la proposta lanciata dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, dopo l'episodio di razzismo denunciato da una dottoressa di Cagliari.
L'idea, annuncia Anelli, "é coinvolgere anche gli altri professionisti sanitari e le associazioni dei cittadini". Manifesti saranno affissi in strade, studi, ospedali.
"Lancio un'idea - spiega Anelli - che spero possa essere accolta e condivisa anche dalle altre federazioni degli Ordini delle professioni sanitarie e dalle associazioni dei cittadini: mettere in piedi, tutti insieme, una grande campagna contro il razzismo". L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica puntando ad un messaggio contro il razzismo ed a favore della tolleranza, con manifesti anche nelle farmacie e nelle asl.
"La collega Maria Cristina Deidda, con la sua denuncia ferma e lucida ma al contempo pacata nei toni - afferma il presidente della Fnomceo riferendosi alla dottoressa che ha denunciato l'episodio di razzismo in cui vari pazienti si sono lamentati per aver atteso "per colpa di un negro" - ha testimoniato in maniera encomiabile quelli che sono i valori fondanti della nostra professione e della nostra società, dinanzi alle quali tutti gli uomini sono uguali, a prescindere dal colore della pelle, religione, opinioni e censo".