La malaria continua a contagiare milioni di persone ogni anno e ne uccide più di 400mila, soprattutto bambini in Africa, perché la lotta contro la malattia trasmessa dalle zanzare si è fermata. Lo ha affermato l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) citata da Al Jazeera. L'Oms ha aggiunto che il finanziamento alla battaglia globale contro la malaria, che uccide un bambino ogni due minuti, è sostanzialmente piatto, e a causa della continua trasmissione attraverso le zanzare metà della popolazione mondiale rimane a rischio di contrarre la malattia.
L'Oms ha dunque esortato le nazioni e i governi donatori nei paesi colpiti dalla malattia a intensificare la lotta. "Il mondo ha dimostrato che si possono fare progressi", ha detto ai giornalisti Pedro Alonso, esperto di malaria dell'Oms, che ha citato riduzioni significative dei casi e dei decessi per malaria dal 2010, quando il numero dei primi è sceso da 239 a 214 milioni nel 2015 e quello dei secondi è passato da 607mila a circa 500mila nel 2013. "Ma i progressi hanno rallentato e ci siamo stabilizzati a un livello inaccettabilmente alto", ha commentato Alonso.
I casi nel 2018 sono leggermente diminuiti, attestandosi a 228 milioni da circa 231 milioni nel 2017, e il numero di morti è calato a 405mila da 416mila nel 2017. Dei decessi per malaria nel 2018, circa 380mila hanno origine africana e il 25 per cento dei casi totali viene dalla sola Nigeria. Il rapporto dell'Oms rivela inoltre che le donne in gravidanza e i bambini in Africa continuano a contrarre la malattia. Si stima, infatti, che 11 milioni di donne incinte nell'Africa sub-sahariana siano state contagiate dalla malaria nel 2018, con la nascita di quasi 900mila bambini dal basso peso e ulteriori rischi di salute. Nel 2018, oltre un terzo dei bambini nell'Africa sub-sahariana non dormiva ancora sotto una zanzariera, accorgimento che secondo il rapporto potrebbe proteggerli dall'infezione.
A novembre, la rivista 'Science' ha riferito del primo vaccino contro la malaria in Malawi, Ghana e Kenya. Nello stesso mese, le Nazioni unite hanno riferito di una persona originaria della Cina morta a causa della malattia dopo una missione di pace in Sud Sudan dal 2017 al 2018.