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Virus Cina, i morti salgono a 9. Primo caso a Hong Kong

Nella Repubblica popolare i casi sono oltre 400, 14 operatori sanitari contagiati

Redazione ANSA

Virus Cina, i morti salgono a 9, oltre 400 casi accertati 

Il nuovo coronavirus ha fatto altre vittime in Cina: i casi accertati in tutto il Paese hanno superato i 400 e le vittime sono aumentate da sei a nove. Lo ha detto il vice ministro della Commissione nazionale per la salute Li Bin in una conferenza stampa.

Primo caso di contagio del coronavirus cinese a Hong Kong: lo riporta Bloomberg citando Cable TV. Il paziente si trova in isolamento in ospedale. La persona è arrivata da Wuhan a Hong Kong con un treno ad alta velocità.

La città di Wuhan esorta i visitatori, 'non venite'

 La città cinese di Wuhan, epicentro del focolaio del virus simile alla Sars, ha esortato tutti a tenersi lontani, cancellando un importante evento del capodanno cinese, nel tentativo di contenere l'epidemia. La malattia si sta diffondendo mentre centinaia di milioni di persone viaggiano in treni, aerei e autobus in tutta la Cina per riunirsi con amici e parenti per le vacanze del capodanno, che inizia venerdì. Il sindaco di Wuhan Zhou Xianwang ha esortato i residenti a non lasciare la città e i visitatori a evitarla, in modo da ridurre la possibilità di trasmissione.

Ieri sera le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno annunciato il primo caso in America del nuovo coronavirus. Sarebbe stato registrato nello Stato di Washington, stando ad una fonte federale citata dalla Cnn.

 

Intanto in Cina 14 operatori sanitari sarebbero stati colpiti dal nuovo coronavirus: è un fatto questo che preoccupa molto, poichè c'è il rischio che si possano determinare delle epidemie negli ospedali, come già si è verificò nel 2002-2003 per la Sars in alcuni ospedali di Canada e Corea". A sottolinearlo all'ANSA è Giuseppe Ippolito, direttore scientifico Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma, riferimento per il trattamento di eventuali casi del nuovo virus in Italia.


Borse in rosso

L'espansione del contagio si riflette sulle Borse che temono un'espansione del contagio del corona virus proveniente dalla Cina. In particolare quelle asiatiche hanno chiuso in calo. In rosso i listini della Cina con Shanghai (-1,4%), Shenzhen (-1,3%) e in forte calo Hong Kong (-2,7%). Male anche Seul (-1%) e Mumbai (-0,3%). Indice negativo anche Tokyo (-0,91%). Un trend che si riflette anche sull'apertura delle Borse europee dove con indici in rosso a Londra (-0,8%), Parigi (-0,73%), Francoforte e Madrid (-0,68%) e Milano (-1%).

 

 Riunione Ue, seguiamo sviluppi

"Stiamo seguendo la situazione" del virus cinese "in contatto col Centro europeo di controllo e prevenzione delle malattie (Ecdc). Una riunione con gli Stati membri c'è già stata il 17 gennaio e ne è stata convocata una per il 22 gennaio, dopo una nuova valutazione del Centro". Così un portavoce della Commissione europea. "L'organizzazione mondiale della sanità non ha raccomandato restrizioni sui viaggi, e anche il comitato d'urgenza dell'Oms si riunirà domani".

  

Centro controllo europeo malattie, 7 casi fuori da Wuhan

Sono 7 finora le persone colpite dal nuovo coronavirus cinese fuori da Wuhan, la città epicentro del focolaio dell'epidemia: sono stati segnalati casi a Pechino e Guandong in Cina, e poi in Thailandia, Giappone e Corea del Sud. A fare il punto è il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), che ritiene comunque ancora basso il rischio dell'arrivo del virus in Europa. Tutti i casi che sono stati diagnosticati fuori da Wuhan sono relativi a persone che avevano viaggiato nella città cinese, dove sono in corso attività e misure ulteriori di igiene e pulizia ambientale. Pur essendo basse, le probabilità di arrivo del virus nell'Unione europea possono ora aumentare con le imminenti celebrazioni del Capodanno cinese, previste tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, per via dell'aumento dei viaggi da e per la Cina. In Europa sono tre gli aeroporti che hanno voli diretti con Wuhan (tra cui Roma Fiumicino), mentre altri hanno connessioni indirette.

 

Giappone adotta misure prevenzione contro nuovo virus

Il governo giapponese adotterà nuove misure per contenere la minaccia della diffusione del corona virus originato in Cina, dopo il primo caso confermato la scorsa settimana nel Paese del Sol Levante. Il premier Shinzo Abe si è riunito con i ministri preposti e ha ordinato l'applicazione di un sistema di quarantena per il controllo dei passeggeri provenienti dalle aree definite a rischio, nel tentativo di prevenire l'espansione del virus in Giappone. I pazienti sospetti verranno esaminati dall'Istituto nazionale delle malattie infettive, e le autorità sanitarie manterranno una stretta vigilanza delle persone che sono state in contatto con gli individui infetti. Il governo coordinerà le informazioni con gli altri paesi e le rilevanti organizzazioni, tra cui l'Organizzazione mondiale della Salute (Who), mantenendo la popolazione costantemente aggiornata. Abe ha confermato che finora in Giappone non si sono verificati casi di trasmissione da persona a persona, ma la vigilanza rimarrà alta per l'elevato numero di vittime segnalate in Cina. L'unico caso di polmonite associata a corona virus registrato in Giappone riguarda un uomo di circa 30 anni, cittadino cinese, rientrato da un viaggio a Wuhan a inizio gennaio. Nel periodo tra il 24 e il 30 gennaio si prevede un forte flusso di turisti dalla Cina in Giappone, in concomitanza con le festività del Capodanno cinese.

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