Restano alti, per il secondo giorno consecutivo, i nuovi contagi per Covid 19 in Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 2.499 (contro i 2.548 del giorno prima). E' ancora record di tamponi: quelli effettuati sono stati 120.301, circa duemila in più. Il totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza sale a 319.908. Stabile l'incremento del numero delle vittime: 23 in un giorno, per un totale di 35.941.
Sono il Piemonte (1,22), la Campania con (1,19) e la Sicilia con (1,19) le tre regioni con l'indice di contagio Rt più alto. In tutto, le regioni che hanno superato il valore soglia di uno attualmente sono 11 più due province autonome. Le regioni con il valore più basso sono Basilicata, Molise e Emilia Romagna.
Sono stati riportati complessivamente 3.266 focolai attivi, di cui 909 nuovi, entrambi in aumento per la nona settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2.868 focolai attivi di cui 832 nuovi). Questa settimana sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se attualmente non è sempre confermata. Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l'impatto dei contagi nelle scuole.
Si mantiene stabile la percentuale dei focolai che si sono verificati in ambito familiare (76,5% di tutti i focolai attivi vs 76,1% la settimana precedente). Aumenta la percentuale di focolai verificati in ambito lavorativo (7,2% vs 5,6% la scorsa settimana) e diminuiscono invece i focolai associati ad attività ricreative (4,5% vs 6,3% la settimana precedente). Lo evidenzia il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss.
Il virus oggi circola in tutto il Paese e si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la nona settimana consecutiva con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 34,2 per 100mila abitanti (periodo 14/9-27/9 contro i 31,4 per 100mila abitanti nel periodo 7/9-20/9). Questa settimana si osserva un lieve aumento dell'età mediana dei casi (42 anni contro i 41 della settimana precedente).
In Italia si osserva un progressivo peggioramento dell'epidemia di SARS-CoV-2 da nove settimane che si riflette in un maggiore carico sui servizi sanitari. Un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico. Lo rileva il monitoraggio ministero della Salute-Iss.
A livello nazionale continua a salire il numero di persone ricoverate (2846 vs 2365 in area medica, 254 vs 222 in terapia intensiva nei giorni 27/9 e 20/9, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva. Si ribadisce dunque la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie sia per le persone che rientrano da Paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell'autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso.
"È importante il rafforzamento, anche attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici come la "app" Immuni, dei servizi nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire un'efficiente gestione dei casi e contatti, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l'isolamento immediato dei casi secondari". E' quanto si sottolinea nel monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss.
Anche in Basilicata diventa obbligatorio indossare la mascherina anche all'aperto. Lo prevede un'ordinanza firmata oggi dal presidente della Giunta regionale, Vito Bardi. L'uso della mascherina "è obbligatorio - è spiegato in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa - anche nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, e negli spazi di pertinenza dei luoghi e dei locali aperti al pubblico. Ne sono esclusi i bambini al di sotto dei sei anni, le persone con forme di disabilità non compatibili con le mascherine e chi pratica attività motoria e sportiva".