E' una corsa unica e misteriosa quella del nostro cervello nelle diverse eta' della nostra vita. La nostra mente nasce, si sviluppa, solidifica le sue funzioni e si rigenera ogni giorno, e ogni notte. Ma questo nobile organo, che ha reso l'uomo così abile a trasformare il mondo, ha bisogno di essere curato e protetto con un giusto stile di vita, fin dal concepimento.
A spiegarlo e' Giulio Maira, uno dei piu' importanti neurochirurghi italiani, noto anche nel panorama scientifico internazionale, che ancora una volta, con il suo terzo libro, "Le eta' della mente", Edizioni Solferino, torna a parlare del cervello. In questo libro il professor Maira, insieme alla giornalista Vira Carbone, cerca di spiegare, passo dopo passo, il funzionamento dell'organo che più di ogni altro ci rende umani e di guidare alla scoperta dei comportamenti più adatti per ciascuna delle diverse "età della mente". Il testo, ricco di consigli, guida per la prevenzione e la riduzione del rischio anche per alcune malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Il cardine di questo lavoro giornaliero di training della nostra mente e' quello di mantenerlo attivo, sviluppando maggiormente la memoria e sfruttandone a fondo creatività e logica. Per buona parte della nostra vita, il nostro cervello conosce processi che ne garantiscono lo sviluppo e l'aumento delle capacità attraverso l'apprendimento. Ma in ognuna di queste fasi può essere oggetto di aggressioni che possono comprometterne le funzioni: stili di vita scorretti, fumo, uso di droghe o abuso di alcol, alimentazione sbagliata. Per questo l'attenzione verso il cervello dovrebbe accompagnarci lungo tutto l'arco dell'esistenza, a cominciare dai comportamenti della mamma che porta una nuova vita in pancia, per arrivare all'invecchiamento a cui dobbiamo cercare di giungere con un cervello "allenato" e buone capacità cognitive. Per lo scienziato la ricetta per proteggere e aiutare le sue funzioni e' nascosta nella volonta': "Se noi lo aiutiamo, cresce sempre". E l'invito e' anche quello di proteggere il cervello dei bambini, spiegare e farli partecipare, stimolando cosi' le capacita' cognitive. Aiutandoli a sviluppare emozioni positive, anche, e ancora di più, in questo periodo difficile. (ANSA).