(ANSA) - AOSTA, 22 DIC - Da 48 ore in Valle d'Aosta non si
registrano decessi legati al Covid-19. Continua però a salire il
numero dei ricoverati: sono 90 (45 all'Ospedale Parini, 33
all'Isav, sei all'Ospedale da campo) dei quali cinque in terapia
intensiva. I contagiati attuali sono scesi a 456 (le guarigioni
sono state 51) mentre sono 361 le persone in isolamento
domiciliare.
Intanto il presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha firmato
l'ordinanza che regolamenta le visite e l'accesso dei familiari
alle strutture residenziali socio-sanitarie e
socio-assistenziali pubbliche, private e convenzionate presenti
sul territorio della Valle d'Aosta per le festività natalizie
2020, dal 22 dicembre al 10 gennaio 2021. "Nel massimo rispetto
delle normative di contenimento dell'emergenza pandemica",
l'ordinanza "va nella direzione di avvicinare il più possibile
gli anziani delle micro-comunità ai propri cari", commenta il
presidente della Regione.
Proprio l'assistenza sociale e la sanità, settore in cui
rientrano anche le case di riposo, rappresenta il maggiore
ambito professionale di contagio da Covid-19 in Valle d'Aosta.
In base ai dati Inail, rientrano in questo settore il 57,7%
delle 609 denunce di malattie infortunio sul lavoro per
coronavirus arrivate tra il gennaio e il novembre 2020. Un
problema che dal 2021 si spera di attenuare grazie all'arrivo
del vaccino: la prima persona che lo riceverà in Valle d'Aosta,
il 27 dicembre prossimo, sarà la dottoressa Monica Meucci,
medico rianimatore all'ospedale Parini e coordinatore regionale
per la donazione di organi e tessuti. Sono oltre 1.000 gli
operatori sanitari che finora hanno aderito alla prima fase
della campagna di vaccinazione.
Nel frattempo a lasciare col fiato sospeso un'intera economia
sono le previsioni di Valeria Ghezzi, presidente
dell'Associazione nazionale esercenti funiviari, in merito
all'avvio della stagione sciistica che difficilmente potrà
partire il 7 gennaio: "Se cala il contagio possiamo ipotizzare
un'apertura tra il 20 e il 30 gennaio, non prima". Per Filippo
Gérard, presidente degli albergatori valdostani, "adesso la
stagione è definitivamente compromessa. Questo inverno è perso,
da cancellare". (ANSA).