La curva dei contagi da SarsCov2 in Italia non inverte il trend e, nonostante le fisiologiche oscillazioni giornaliere, si mantiene su numeri ancora troppo alti e sostanzialmente stabili.
Sono infatti 14.372 i test positivi nelle ultime 24 ore (contro i 15.204 di mercoledì), mentre le vittime sono 492 rispetto alle 467 del giorno precedente. Un quadro che, secondo gli esperti, richiede misure più restrittive rispetto alle attuali ma che non sempre si rispecchia nella scelta dei colori per le regioni - in base al livello di rischio - basata "su diverse considerazioni che non sono solo quelle epidemiologiche".
I numeri, dunque, evidenziano come persista una circolazione sostenuta del virus. Il tasso di positività è infatti del 5,2%% (ieri era del 5,17%) a fronte di 275.179 test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati sempre nelle ultime 24 ore (contro i 293.770 di ieri). I casi totali da inizio epidemia sono ora 2.515.507, i morti 87.381.
Calano leggermente i ricoveri in terapia intensiva, pur non scendendo sotto i 2.000: diminuiscono di 64 unità nel saldo tra entrate e uscite rispetto a ieri e in totale in rianimazione ci sono attualmente 2.288 persone. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 20.778 pazienti, in calo di 383 unità rispetto a ieri. Le regioni che fanno registrare il maggior numero di test positivi nelle ultime 24 ore sono la Lombardia (2.603), la Campania (1.313), l'Emilia Romagna (1.265). Il Veneto ha fatto invece registrare solo 572 casi.
"Al momento - spiega all'ANSA Giuseppe Arbia, professore di Statistica economica all'Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e curatore del sito COVSTAT sull'andamento pandemico - la curva dei contagi non sta dunque ancora invertendo il trend, rimanendo sostanzialmente stabile su valori alti. Da circa 20 giorni, infatti, gli indicatori principali sono pressochè costanti ed il 6 gennaio avevamo gli stessi morti di oggi registrati sulla media settimanale".