"La situazione del Paese è drammatica dal punto di vista sociale. Non si può tenere una nazione chiusa da fine ottobre a oggi, quindi la decisione del governo di riaprire e le spinte arrivate da più parti in questo senso sono comprensibili. Ma come medici non possiamo dire di non essere preoccupati che la situazione sfugga di mano". Lo ha detto all'ANSA Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo).
"Siamo preoccupati perchè le terapie intensive sono ancora piene, la pressione sugli ospedali resta forte, bisogna occuparsi maggiormente dei pazienti non Covid", ha continuato. "Tuttavia ci sono due dati positivi che possono creare una situazione favorevole: stiamo andando verso la bella stagione, che spinge a stare di più all'aperto con minore rischio di contagio; e stiamo vaccinando, il che aiuta a ridurre le possibilità di recrudescenza del virus". E ha concluso: "Dobbiamo capire che la riduzione della mortalità passa attraverso i vaccini. Bisogna che sia chiaro per tutti che per chi ha più di 60 anni, il rischio di decesso è maggiore.
Il vaccino è indispensabile e qualsiasi tipo va bene, anche AstraZeneca a J&J. Speriamo che in breve tempo l'Aifa dia indicazioni precise sulle fasce di persone che è preferibile vaccinare solo con l'immunizzante che usa la tecnologia mRna, in modo da fugare ogni dubbio su tutto il resto".