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Il Premio De Sanctis a Cri,S.Egidio,Regione E-R, Bernabei e Boccanelli

Il riconoscimento per i progetti di salute sociale dedicati agli anziani

Redazione ANSA ROMA

A Croce Rossa Italiana, Comunità Sant'Egidio, Regione Emilia Romagna, il geriatria Roberto Bernabei e il cardiologo Alessandro Boccanelli sono stati assegnati i riconoscimenti della la prima edizione del Premio De Sanctis per la Salute Sociale In occasione del decennale, la Fondazione De Sanctis ha scelto di allargare l'attività ad altre discipline finalizzate alla promozione della salute e del benessere della popolazione istituendo, con il patrocinio di Egualia (Industrie Farmaci Accessibili) il "Premio De Sanctis per la Salute Sociale".
    L'obiettivo dell'iniziativa è valorizzare le buone pratiche che puntano a migliorare la qualità della vita, a partire dalle fasce più deboli: il tema della prima edizione è stato proprio la tutela, il sostegno e l'impegno profusi nell'assistenza alle persone anziane.
    Franco Locatelli ha consegnato il premio a Croce Rossa Italiana, sinonimo per Walter Ricciardi di un "modello esemplare di istituzione che senza esitazioni ha dato risposte ai bisogni degli anziani fungendo spesso da unico punto di riferimento su tutto il territorio nazionale" durante tutto il periodo pandemico.
    "Come Croce Rossa Italiana siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento al nostro impegno. Gli ultimi mesi sono stati un banco di prova incredibile per i nostri oltre 150.000 Volontari, capaci non solo di fornire risposte immediate sin dai primi giorni di pandemia nel 2020, ma per aver continuato sempre a sostenere ogni forma di vulnerabilità attraverso una serie di attività su tutto il territorio nazionale che abbiamo voluto ribattezzare 'Il tempo della gentilezza'. E, nello stesso tempo, per non aver trascurato qualsiasi altro servizio o emergenza, come l'accoglienza alla popolazione afghana in fuga. Non ci siamo mai fermati e non ci fermeremo, proseguendo anche nei prossimi mesi nel supporto alla campagna vaccinale e nell'assistenza a chi è in difficoltà, ovunque e per chiunque" ha commentato Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana.
    Gianni Letta ha consegnato il premio a Mons. Vincenzo Paglia, in rappresentanza della Comunità di Sant'Egidio di Roma, menzionata da Maria Chiara Carrozza, già Ministro dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca, per essere stata capace di "intervenire nei territori di frontiera del disagio sociale e delle nuove povertà, sviluppando soluzioni efficaci, dall'opera di ascolto rispetto alle difficoltà, alle sofferenze e alle solitudini delle fasce di popolazione più disagiate, alle attività di assistenza primaria, al supporto nella campagna vaccinale, alla formazione dei caregiver".
    "L'80% di tutta l'assistenza alle persone non autosufficienti viene da sempre fornita dai caregiver familiari, definiti da alcuni dei veri e propri "costruttori di comunità". In assenza di un quadro normativo nazionale che li supportasse nella loro attività, la Regione Emilia Romagna, prima fra le regioni italiane, ha approvato una legge nel 2014 (L.R. n.2/2014) per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare dandone poi attuazione e aprendo la strada al disegno di legge". Così Franco Pesaresi ha motivato il premio alla regione Emilia Romagna, rappresentata dal Vice Presidente Elly Schlein e consegnato da Beatrice Lorenzin.
    Maria Pia Garavaglia ha invece consegnato il Premio per la ricerca nel campo dell'assistenza e cura agli anziani a Roberto Bernabei, Professore del Dipartimento di Scienze Geriatriche e Ortopediche dell'Università Cattolica per aver contribuito - come ricordato da Corrado Augias (La Repubblica) - anche durante le fasi più acute della pandemia, nell'individuare le giuste misure da adottare a difesa degli anziani.
    Il Premio a micro-esperienze di solidarietà sociale, è stato invece consegnato da Livia Turco al Professor Alessandro Boccanelli, Presidente Onlus Salute e Società e Società Italiana di Cardiologia geriatrica, per il progetto "La prevenzione va in paese", esempio di rete territoriale e vicinanza durante la pandemia: giovani e anziani insieme tra social housing, mobilità alternativa e turismo sostenibile, in un luogo verde e non inquinato con lo scopo di promuovere e tutelare la salute e valorizzare le risorse naturali e un turismo green. 
   

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