Nel giro di pochi giorni giorni è aumentato da 30 a 45 il numero delle province nelle quali il valore dell'incidenza è salito di almeno il 40% rispetto a quello dei sette giorni precedenti.
L'elenco include Roma e Torino. Inoltre 16 di queste province hanno raggiunto il valore-soglia di 50 casi a settimana per 100.000 abitanti. E' quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Dall'analisi emerge poi che ci sono altre 20 province in cui l'aumento è compreso tra il 20% e il 40% e tra queste c'è anche quella di Milano. "Trieste - prosegue Sebastiani - continua a subire il valore più alto dell'incidenza (184 casi a settimana per 100.000 abitanti) e tutte le province del Friuli Venezia Giulia sono coinvolte. Considerando i grandi valori attuali dell'incidenza nei Paesi della penisola balcanica, in alcuni dei quali la situazione è grave come in Romania e Bulgaria, è importante un controllo capillare dei flussi in entrata nel nostro Paese. A riprova dell'importanza di questo - conclude l'esperto - c'è il fatto che l'unica regione che al momento non appare coinvolta nella ripresa dei contagi, sia a livello regionale che provinciale, è la Sardegna".
Ecco di seguito i valori rilevati nelle 45 province: Trieste (184), Catania (101), Rieti (96), Bolzano (91), Gorizia (83), Forlì-Cesena (74), Rovigo e Reggio di Calabria (69), Terni (62), Enna (61), Massa Carrara e Siena (58), Fermo (57), Pisa (55), Viterbo (52), Latina (50), Bologna e Grosseto (49), Roma (47), Caserta (46), Perugia e Trento (45), Salerno (43), Lucca (42), Torino (40), Chieti e Macerata (39), Foggia, Vercelli e Modena (38), Ancona (37), Livorno (36), Pordenone (35), Taranto (34), Cremona e Udine (32), Lecce (29), Piacenza (26), Brindisi (24), Verbano-Cusio-Ossola e Ascoli Piceno (21), Campobasso (20), Mantova (19), Lecco (18), Bari (17). (ANSA).