Sono oltre 830mila le donne in Italia che hanno ricevuto una diagnosi di neoplasia della mammella. Oltre 40mila di loro vivono con una forma metastatica. Un numero importante, ma relativo a una patologia di cui si parla ancora troppo poco. Per promuovere l'informazione su questo tema, in occasione della terza Giornata Mondiale del Tumore Metastatico della mammella, si svolgerà l'evento 'Sono una donna con carcinoma #metastabile', organizzato dalla Fondazione IncontraDonna, con i contributi non condizionanti di Seagen e Pfizer: Roma Capitale, sede dell'iniziativa, illuminerà di rosa la Piazza Del Campidoglio per una sfilata dedicata, che coinvolgerà pazienti e cittadini, con l'obiettivo comune di ricordare che, oggi, con il carcinoma metastatico si può vivere.
"Sono numerosissime le donne in Italia che convivono con questa forma di tumore - commenta Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna -. Si tratta di un dato che, se da un lato preoccupa, dall'altro evidenzia i grandi passi avanti fatti dalla ricerca nella cura di questa malattia, che può essere cronicizzata, con un importante rallentamento della progressione e la garanzia di una buona qualità̀ di vita. Per questo è importante riuscire a 'ripulire' il termine metastatico dall'accezione negativa a cui è legato. Perché questo valga per tutte, in tutta Italia, è fondamentale però che vengano adottati percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) specifici dedicati alle donne con tumore al seno metastatico". La campagna si è arricchita anche di una survey promossa da IncontraDonna, AIOM, Fondazione AIOM e SIPO. Rivolta agli oncologi, ha avuto il duplice obiettivo di esplorare le difficoltà nella comunicazione medico-paziente nei PDTA metastatici e i problemi a livello organizzativo che si riscontrano più frequentemente.
"Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito a una diminuzione costante della mortalità per carcinoma metastatico - aggiunge Paolo Marchetti, Ordinario di Oncologia Università Sapienza di Roma e Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata -, grazie anche alla personalizzazione delle cure. La confusione sul significato dei termini 'tumore' e 'metastatico' spesso rischia di generare reazioni di rifiuto nella donna al momento della diagnosi. È quindi qui che bisogna utilizzare la giusta terminologia, con espressioni adeguate come convivenza con la malattia" "Siamo molto orgogliosi di ospitare un'iniziativa che si rivolge a così tante persone - spiega Alessandro Onorato, Assessore al Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale -. È giusto che Roma con i suoi luoghi unici possa aiutare nel comunicare con i cittadini in occasione di eventi di sensibilizzazione a favore della salute.
"Essere qui, oggi, con queste donne meravigliose che indossano nel mie creazioni è la dimostrazione che è possibile vivere una vita di qualità anche con una diagnosi di tumore al seno metastatico", conclude Maria Celli, stilista autrice della sfilata.