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Ansiosi e fuori forma, italiani con la sindrome da rientro

Uno su tre preoccupato dal ritorno alla routine e per le scadenze lavorative

Redazione ANSA MILANO

Il traffico del ritorno, la ripresa della routine, l'ansia di avere di nuovo delle scadenze: ecco cosa temono gli italiani che tornano dalle vacanze, tanto che uno su tre (33%) confessa che questi ultimi giorni di svago "sono quelli in cui ci si sente meno in forma". A fotografare quella che è già stata definita 'sindrome da rientro' è uno studio online di In a Bottle (www.inabottle.it) su 3.500 italiani.
    "La sindrome da rientro - spiega Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva - è una sensazione di stanchezza e fatica a tornare nella routine. A volte ci si sente anche irritabili con difficoltà a concentrarsi. In realtà è semplicemente una 'sindrome da adattamento': corpo e mente che si erano lasciati andare in vacanza devono rientrare in uno schema rigido, imposto dai compiti quotidiani".
    Un italiano su 2 (51%), poi, rientra sentendosi appesantito dai bagordi estivi. "La vacanza può determinare alcuni effetti nocivi sulla salute - commenta Luca Piretta, nutrizionista e docente dell'Università Campus Bio-Medico di Roma - spesso è sinonimo di sregolatezza di orari, cambi dei ritmi sonno-veglia e di eccessi con gli alcolici, e talvolta ci si lancia in sport estremi o di resistenza senza l'adeguato allenamento o preparazione alimentare. Per ultimo, si rischia di tornare dalle vacanze con qualche chilo di troppo".
    Come si supera quindi questa sindrome? "L'idratazione è fondamentale per permettere un corretto afflusso di sangue ai tessuti e quindi agli antiossidanti di raggiungere tutte le cellule e recuperarle dagli insulti dei radicali liberi. Inoltre - conclude Piretta - tutte le reazioni chimiche cellulari avvengono solo se è presente l'acqua e questo ci deve far comprendere quanto sia essenziale questo elemento anche per ammortizzare la sindrome da rientro". (ANSA).
   

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