Che si tratti di muoversi a piedi o in bicicletta, bambini e adulti in Italia sono piuttosto pigri.
La percentuale di bambini che per andare a scuola lo fa camminando o sulle due ruote è infatti il 27%, mentre il 62% viene portato in auto e il 10% in scuolabus. Gli adulti che invece vanno in bicicletta per gli spostamenti abituali sono l'11% e solo il 40% lo fa a piedi. A rilevarlo sono i dati delle sorveglianze della popolazione Okkio alla salute e Passi, pubblicati sul sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità (Iss).
Il nostro Paese, con Irlanda, Portogallo e San Marino, è ai primi posti per l'utilizzo della macchina nel tragitto casa-scuola.
Come in molti casi, anche in questo ci sono differenze a livello territoriale. Secondo la V rilevazione di OKkio alla Salute, fatta nel 2016, al Nord i bambini che vanno a piedi o in bici è maggiore (30%) che al Centro (24%) e al Sud (25%). Si va dal minimo del Molise (15,5%) al massimo della provincia autonoma di Bolzano (60,7%), seguita da Liguria (37%) e Lombardia (31,8%). Su questa abitudine sembrano influire cittadinanza e titolo di studio dei genitori. Se entrambi sono italiani, i figli che vanno a scuola a piedi o in bicicletta sono il 23%.
La quota sale al 32% se i genitori sono di cittadinanza mista, e al 53% se entrambi sono stranieri. Se madre e padre hanno un titolo di studio basso mandano di più i figli a scuola o in bici (33%), mentre lo fanno di meno se almeno uno dei due ha il diploma (24%) o è laureato (26%).
Tuttavia questo indicatore influisce la sicurezza dei luoghi e la presenza di piste ciclabili e percorsi pedonali. Quando si tratta degli adulti le cose però non vanno meglio.
Tra i 18 e 69 anni solo l'11%, secondo la rilevazione Passi, ha usato la bicicletta nell'ultimo mese per gli spostamenti abituali, oscillando tra il 3% della Basilicata e il 27% di Bolzano. Va meglio se bisogna camminare: il 40% si muove abitualmente a piedi (Basilicata 25%-Sardegna 56%), cioè in media per 38 minuti al giorno.