/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il Dna dei batteri delle spugne da cucina

Il Dna dei batteri delle spugne da cucina

Fino a 50 miliardi in un centimetro, la sterilizzazione li rafforza

31 luglio 2017, 19:48

Redazione ANSA

ANSACheck

Ottenuta la mappa del Dna dei microrganismi sulle spugnette per i piatti (fonte: Hans, Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ottenuta la mappa del Dna dei microrganismi sulle spugnette per i piatti (fonte: Hans, Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ottenuta la mappa del Dna dei microrganismi sulle spugnette per i piatti (fonte: Hans, Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una delle mappe del Dna più singolari ottenute finora è quella dei batteri che si annidano nelle spugnette da cucina: mostra che ogni centimetro cubo ospita oltre 50 miliardi di microrganismi, un numero pari a sette volte quello delle persone che abitano la Terra. Lo ha scoperto la ricerca condotta in Germania dal gruppo guidato da Sylvia Schnell, dell'università di Giessen, e Markus Egert, dell'università Furtwangen, di cui fa parte anche l'italiano Massimiliano Cardinale.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports e riportato sul sito di Science, mostra che il numero di batteri nelle spugnette è paragonabile a quello presente nelle feci e che combattere questi microrganismi con la sterilizzazione potrebbe solo rafforzarli. Invece la soluzione a una spugna pulita è semplicissima: basta sostituirla ogni settimana. La scoperta è stata possibile analizzando il Dna dei microrganismi presenti in 14 spugne usate: è stato visto che tra i miliardi di batteri ospitati ci sono anche i parenti stretti di quelli che causano polmonite e meningite. Per esempio uno dei batteri presenti, la Moraxella osloensis, può causare infezioni nelle persone con un sistema immunitario debole, ed è il microrganismo responsabile del cattivo odore che a volte hanno sia il lavandino che le spugne.

Con grande sorpresa dei ricercatori la sterilizzazione della spugnette, attraverso bollitura o microonde, non ha ucciso questi microrganismi insidiosi. Infatti, le spugne sterilizzate contenevano una percentuale più elevata di batteri rispetto alle spugne che non erano mai state pulite. Questo, secondo i ricercatori, potrebbe essere dovuto al fatto che i batteri che causano malattie sono più resistenti e rapidamente ricolonizzano le aree abbandonate, come succede nell'intestino dopo un trattamento antibiotico. E' la prima analisi completa dei batteri delle spugnette e fornisce dati importanti per l'igiene domestica. Infatti le spugne usate per lavare i piatti agiscono sia come serbatoi di microrganismi, sia come 'disseminatori' di batteri sulle altre superfici domestiche, con il rischio di contaminare mani e cibo.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza