Costituire un 'Cern' per la ricerca sull'intelligenza artificiale, che permetta all'Europa di rafforzare la sua leadership mondiale in questo settore di frontiera portando allo sviluppo di nuove tecnologie che mettano l'uomo al centro: è questo l'appello lanciato ai leader europei e nazionali da 600 tra i massimi esperti di intelligenza artificiale di 20 Paesi del Vecchio Continente, promotori dell'iniziativa 'Claire' (Confederation of Laboratories for Artificial Intelligence Research In Europe) che in una settimana ha già raccolto l'adesione di oltre 1.700 ricercatori, anche italiani.
Il Cern, ovvero l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare diventata ormai il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, "è un modello eccellente a cui puntiamo con Claire", spiega uno dei tre ideatori dell'iniziativa, il direttore scientifico del Centro di ricerca tedesco per l'intelligenza artificiale (Dfki), Philipp Slusallek. "Il cuore della ricerca è fatto da molti ricercatori e laboratori eccellenti distribuiti in Europa e nel mondo, che coordinandosi ottengono una maggiore influenza e un maggior riconoscimento in tutte le aree".
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