Trovato, dopo 40 anni di ricerche, il 'regista' dell'udito e dell'equilibrio: si tratta di una proteina-sensore, chiamata TMC1, che all'interno dell'orecchio traduce suoni e movimenti della testa in segnali nervosi diretti al cervello. Cruciale per la sopravvivenza e le interazioni sociali, è presente nei mammiferi così come negli uccelli, nei pesci, nei rettili e negli anfibi. Comprendere il suo funzionamento sarà fondamentale per sviluppare nuove terapie di precisione contro le forme di sordità causate proprio dalla mancanza di TMC1 o dal suo malfunzionamento, come spiegano i ricercatori dell'Harvard Medical School di Boston in uno studio pubblicato sulla rivista Neuron.
La proteina 'regista' di udito ed equilibrio è espressa dalle cellule ciliate che si trovano all'interno dell'orecchio: sulla loro membrana forma dei pori che si aprono come cancelli ogni volta che percepiscono suoni o movimento, lasciando così entrare nella cellula un flusso di particelle cariche (ioni) che genera il messaggio nervoso da inviare al cervello. Per definire l'architettura molecolare di TMC1, i ricercatori hanno preso a modello un'altra proteina strettamente imparentata di cui era già nota la struttura: TMEM16.
Per verificare se la loro previsione corrispondesse poi alla realtà, hanno 'smontato' e rimontato 17 degli amminoacidi che costituiscono TMC1, andando ad osservare se la loro sostituzione condizionasse in qualche modo l'udito. "Le cellule ciliate sono sistemi complessi che devono essere studiati mentre sono in funzione, proprio come il motore dell'auto", spiega il neurobiologo David Corey. "Non è possibile capire come funziona un pistone o una candela semplicemente guardandoli: bisogna modificarne i componenti, inserirli di nuovo nel motore e poi valutare gli effetti sulla performance".
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