Smascherata la truffa che mettono in atto le cellule tumorali per continuare a diffondersi: fingono di essere sane e nello stesso tempo cercano di 'convincere' le cellule vicine di essere malate, innescando il meccanismo che porta alla loro distruzione. Questo meccanismo di comunicazione fra le cellule era stato scoperto anni fa negli insetti più studiati dai genetisti, i moscerini della frutta, e adesso per la prima volta è stato visto nell'uomo. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, è del Centro Champalimaud per l'Ignoto di Lisbona e in futuro potrebbe fornire la chiave per riuscire a bloccare la progressione dei tumori.
Il gruppo di ricerca, coordinato da Esha Madan, è lo stesso che nel 2010 aveva scoperto nei moscerini della frutta le cosiddette "impronte della salute", ossia i segnali molecolari che le cellule si scambiano continuamente per esaminare le loro vicine e controllare che siano sane.
"Abbiamo scoperto due tipi di marcatori", spiega Eduardo Moreno, uno degli autori dello studio. Il primo sono le 'impronte 'vincenti', che indicano che la cellula è giovane e sana; il secondo sono le 'impronte 'perdenti', che segnalano che la cellula è vecchia o danneggiata, inducendo le vicine a distruggerla. Le cellule tumorali sfruttano proprio questo meccanismo per camuffarsi da cellule super-sane: in questo modo, tutte quelle normali circostanti appaiono meno in salute in confronto a loro.
"Ingannano le loro vicine sane e inducono la loro distruzione - aggiunge Moreno - facendo spazio per l'espansione del tumore". Lo studio ha anche testato nei topi che cosa succede se si blocca questo meccanismo: il volume dei tumori si riduce significativamente e la crescita viene molto rallentata. In combinazione con la chemioterapia, i risultati sono stati ancora più incoraggianti: in alcuni casi il tumore viene eliminato del tutto.
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