La chimica dei nostri capelli può svelare cosa mangiamo e perfino quanto è caro il nostro parrucchiere: l'analisi degli amminoacidi che compongono il fusto permette infatti di risalire ai cibi che consumiamo quotidianamente, rivelando il nostro status socio-economico e perfino il rischio di obesità. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università dello Utah, che suggeriscono di sfruttare questa sorta di diario biologico che portiamo in testa per valutare le condizioni di salute a livello di popolazione. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas).
La ricerca è stata condotta sui capelli di quasi 700 persone, recuperati dai bidoni di barbieri e parrucchieri di 65 città statunitensi. Alcuni campioni sono stati raccolti anche in diverse zone dell'area urbana di Salt Lake City. I risultati delle analisi dimostrano che la composizione chimica dei capelli correla con il costo della vita nelle diverse zone. "Non pensavamo che fosse possibile stimare addirittura il costo medio del parrucchiere sulla base dei valori degli isotopi del carbonio", scrivono i ricercatori.
I residenti delle aree meno ricche presentano nei capelli maggiori quantità di un isotopo del carbonio che deriva dagli animali di allevamento nutriti a base di mais. Incrociando i dati con le informazioni sul peso corporeo contenute nelle patenti di guida, i ricercatori hanno osservato che gli isotopi presenti nei capelli sono legati anche al tasso di obesità, evidenziando possibili connessioni tra dieta, condizioni socio-economiche e salute.
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