Scovati nei ghiacci dell'Artico microrganismi ibernati da 24.000 anni. Appartengono ai Rotiferi, un gruppo tassonomico di animali microscopici di lunghezza compresa tra 0,1 e 0,5 millimetri, comuni nelle acque dolci di tutto il mondo. La scoperta è frutto dello studio internazionale pubblicato sulla rivista Current Biology, e coordinato da Stas Malavin, dell'Istituto russo di ricerca fisiochimica e biologica nella scienza del suolo.
Individuati nei terreni ghiacciati del permafrost siberiano, grazie a perforazioni in regioni remote, i microrganismi sono caratterizzati da una notevole resistenza, Sono, cioè, capaci di sopravvivere a temperature estreme, con livelli bassi di ossigeno e scarsi nutrienti. La loro età è stata ricostruita grazie a tecniche di datazione basate sui tempi di decadimento del carbonio radioattivo.
Si tratta della prova, osserva Malavin, "che questi animali pluricellulari possono resistere anche decine di migliaia di anni in criptobiosi, ossia una condizione nella quale il metabolismo è quasi assente". E' una condizione nella quale entrano alcuni organismi semplici in risposta a condizioni ambientali avverse, come il freddo estremo e la mancanza di ossigeno. Probabilmente, concludono i ricercatori, in casi comq questi entra in gioco un sistema che protegge le cellule, impedendo la formazione di cristalli di ghiaccio.
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