Semaforo verde alla prima sperimentazione sull’uomo delle ‘forbici molecolari’ della Crispr (la tecnica che ‘taglia-incolla’ il Dna) per eradicare il virus Hiv dalle cellule infette: la Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha infatti approvato l’utilizzo in via sperimentale della tecnologia di editing genetico contenuta nel farmaco EBT-101, sviluppato dal team di Kamel Khalili della Temple University di Philadelphia in collaborazione con il gruppo di Pasquale Ferrante dell’Università Statale di Milano. Lo comunica l’ateneo milanese in una nota.
L’approvazione di EBT-101 come farmaco sperimentale apre la strada ai primi studi clinici di fase 1/2, una tappa cruciale per capire se questa terapia potenzialmente rivoluzionaria potrà davvero diventare la prima cura funzionale per l'infezione cronica da Hiv. Le aspettative sono alte, perché gli studi preclinici condotti in questi anni hanno dimostrato che la Crispr è in grado di eradicare efficacemente il genoma del virus Hiv dal Dna di diverse cellule e tessuti, comprese cellule umane infette e cellule e tessuti di topi umanizzati.
“La possibilità di testare questo trattamento nelle persone che vivono con l'infezione da Hiv rappresenta uno sviluppo entusiasmante ed è sicuramente di interesse per milioni di persone”, commenta Ferrante.
Gli studi clinici saranno avviati e gestiti da Excision BioTherapeutics Inc., che è stato uno dei principali collaboratori della Temple University nello sviluppo di sistemi basati su Crispr per il trattamento dell'Hiv.
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