Sette capitoli, che corrispondono ad altrettanti giorni, scandiscono il ritmo della più avvincente delle storie, quella dell'origine dell'universo. Autore del racconto, nel libro "Genesi" (Feltrinelli, 224 pagine, 17,00 euro) è il fisico Guido Tonelli, che ha guidato uno dei due esperimenti che hanno scoperto il bosone di Higgs, la particella grazie alla quale esiste tutto ciò che ha una massa, dai granelli di polvere alle galassie e dai microrganismi all'uomo.
Ed è naturalmente dal punto di vista del ricercatore che Tonelli racconta la nascita e l'evoluzione dell'universo, dal vuoto, ben diverso dal nulla, alla gigantesca esplosione che ha dato vita a ogni cosa, il Big Bang, fino alle prime luci che hanno rischiarato il buio primordiale alle gigantesche stelle primitive e alle galassie. L'ultimo capitolo è dedicato all'uomo e alla sua capacità simbolica, all'immaginazione che dai tempi dei Neanderthal e delle pitture rupestri fino alla filosofia di Platone e Aristotele ha spinto a formulare domande sulle origini e a costruire risposte.
Il risultato è un racconto piacevole, nel quale concetti complessi sono espressi in un linguaggio semplice e chiaro, avvalendosi di aneddoti, storie e continui rimandi alla mitologia greca e alle sue risposte sulle origini del mondo. L'amore per la simmetria dei Greci e dei Romani, per esempio, è chiamato in causa per chiarire gli obiettivi di alcuni esperimenti del più grande acceleratore del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra.
L'obiettivo, dichiara Tonelli, è "consentire a tutti di fare proprio il grande racconto delle origini che la scienza moderna ci consegna, capire le nostre radici più profonde e trovarvi spunti con i quali affrontare il futuro".
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