Oltre il solito conflitto tra scienza e antiscienza, tra verità e fake news, ci sono loro: i delusi e confusi dalla medicina e dalla scienza, che pur avendo una buona preparazione culturale ed essendo anni luce lontani dalle cerchie chiuse dei complottisti e dei no-vax, hanno talvolta dei comportamenti anti-scientifici che possono lasciare spiazzati. Sempre più numerosi nell'Italia d'oggi, vengono ritratti in un vero e proprio reportage nel libro “Sospettosi. Noi e i nostri dubbi sulla scienza” di Silvia Bencivelli (Einaudi, 288 pagine, 18 euro).
La narrazione comincia (e non potrebbe essere altrimenti) dalla continua rissa sui temi scientifici che viene combattuta tutti i giorni sui social network come Facebook a colpi di post infiammati da un'aggressività che lascia di stucco. Da questa ineludibile realtà, l'idea della giornalista scientifica che prova ad andare oltre il solito conflitto tra scienza e antiscienza, tra verità e fake news, usando il dialogo come strumento per cercare di capire il punto di vista di chi si trova in quelle cerchie di comunicazione chiuse che sembrano bolle impermeabili agli appelli di medici e ricercatori.
Capitolo dopo capitolo, si affrontano i temi più caldi al centro del dibattito: dai vaccini alle terapie non convenzionali, dalle diete alla cura dei tumori. Un viaggio reso più 'leggero' grazie al dialogo vivace e spontaneo che l'autrice instaura con persone vere, in carne e ossa, amici e conoscenti che raccontano il loro punto di vista.
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