La ricerca al servizio dell'umanità, della pace e dello sviluppo, perché lo "scopo ultimo della scienza non è solo soddisfare la nostra curiosità, ma migliorare la nostra condizione umana". Ha commentato così l'importanza dei premi Balzan Giorgio Parisi, presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, dove stamattina si è svolta la cerimonia di consegna dei prestigiosi riconoscimenti, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e del ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca (Miur) Marco Bussetti.
I premiati sono il britannico Marilyn Strathern, dell'Università di Cambridge, per i suoi studi di antropologia sociale, il tedesco Jürgen Osterhammel, dell'Università di Costanza, per il suo contributo agli studi di storia globale, il tedesco Detlef Lohse, dell'Università olandese di Twente, per le sue ricerche in dinamica dei fluidi e l'ungherese Eva Kondorosi, dell'Accademia ungherese delle Scienze per i suoi studi sulla simbiosi tra batteri e piante leguminacee. Assegnato quest'anno anche il premio Balzan per l'umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli, attribuito con cadenza di almeno 3 anni, che è andato all'organizzazione svizzera Terre des Hommes per il progetto Simsone che nel Mali permette, tramite la formazione di assistenti sanitari locali, di salvare neonati durante il parto.
I premi Balzan sono assegnati ogni anno a filoni di ricerca meno considerati o emergenti: in 18 anni la Fondazione Balzan ha finanziato progetti di ricerca per oltre 26 milioni di euro. I premi Balzan annuali hanno un valore di circa 670.000 euro, la metà dei quali destinati a finanziare, su indicazione del premiato, progetti di giovani studiosi. Il premio per la pace ammonta invece a circa 890.000 euro.
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