Un frammento del celebre metorite caduto nel 2013 a Chelyabinsk, il suggestivo meteorite Allende che ha mobilitato gli esperti a caccia dell'origine della vita e ancora il Canyon Diablo, responsabile della formazione del Meteor Crater in Arizona: sono fra i meteoriti più famosi del mondo, esposti a Prato fino al 2 giugno nella mostra ''Meteoritica''. Sono in tutto una sessantina esemplari, raccolti per la prima volta tutti insieme grazie a Museo di Scienze Planetarie della Provincia di Prato, Museo di Mineralogia dell’Università La Sapienza e Museo Civico di Storia Naturale di Milano..
"E' la prima volta che i campioni piu' importanti delle tre maggiori collezioni italiane vengono riuniti per una mostra", spiega Marco Morelli, direttore del Museo di Scienze Planetarie di Prato, che è capofila del progetto. Alla realizzazione della mostra hanno partecipato anche i ragazzi di alcune scuole di Prato, Roma e Milano, diventati per l'occasione divulgatori scientifici.
E' esposto anche un frammento del meteorite caduto nel 1883 in Italia, ad Alfianello (Brescia), accompagnato da una spaventosa detonazione che fece tremare i vetri delle case nel raggio di due chilometri. E' caduto in Italia anche il meteorite di Barbianello (Pavia), trovato probabilmente durante l'aratira di un campo e riconosciuto come tale solo quando una bambina, nel 1961, lo portò a scuola. Fu uno dei suoi insegnanti a dimostrare che si trattava di un meteorite.
Uno dei frammenti più antichi in mostra appartiene al meteorite Ensisheim, caduta nel 1492 in Alsazia. Il meteorite dell'Aigle suggerisce ancora il ricordo della sua spettacolare caduta, avvenuta nel 1803 e accompagnata da una pioggia di più di tremila frammenti. E ancora, il meteorite marziano di Chassigny racconta la composizione dell'atmosfera del pianeta rosso
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